Ryanair prevede un autunno difficile

Circa 320 voli al meno ogni giorno, ventimila in totale nel bimestre settembre-ottobre. E nel mirino questa volta non c’è il traffico leisure, che nell’alta stagione estiva è riuscita a sostenere una timida ripresa della domanda, ma quello business. Un segmento che per il prossimo autunno si annuncia particolarmente debole.

È ancora una volta Ryanair ad alzare tra le prime bandiera bianca, arrendendosi di fronte all’evidenza di una situazione ancora fluida e incerta. Il termometro delle prenotazioni ha parlato chiaro e la low cost non può rischiare di aspettare il sottodata per capire se il netto calo è solo momentaneo o ci sarà un nuovo recupero. Inoltre alcuni Paesi stanno già subendo o mettendo in atto restrizioni dopo l’aumento dei casi di positività e non è escluso che altri possano seguire il trend.

La situazione
Ecco allora in arrivo il taglio del venti per cento dell’offerta, confermato a poche ore di distanza dai primi rumors. In una nota la compagnia ha spiegato che a subire le riduzioni saranno in particolare mercati come la Spagna, la Svezia, la Francia e la casamadre Irlanda, la cui politica di quarantena per chi arriva non incoraggia certo i viaggi. Comunque sia, Ryanair è ormai da molti anni il termometro del mercato europeo e c’è da aspettarsi quindi un autunno difficile per tutti.

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