Armando Brunini, Sea, racconta la crisi"Linate e Mxp aperti senza traffico"

Le compagnie aeree sono al centro del dibattito ogni giorno, con tagli di flotte, rotte e personale. Ma la situazione degli aeroporti è altrettanto delicata, anche se pare defilata.

Non esiste chi sta meglio in questa fase, ma per gli scali del nostro Paese le prospettive si fanno ogni giorno più complicate.

Un momento riassunto bene ieri da Armando Brunini, ceo di Sea Aeroporti Milano, intervenuto a un incontro organizzato da Pwc Italy: ”Con l’emergenza Covid gli aeroporti di Milano hanno bruciato cassa per 180 milioni di euro. Devono restare aperti senza traffico e con alti costi fissi. A Malpensa e Linate lavorano 30mila persone e se aggiungiamo le famiglie sono 100mila persone su cui pesa l’incognita del futuro”.

Una dichiarazione che ha fatto correre un brivido sulla schiena all’intero comparto. Brunini ha inoltre spiegato che il “trasporto aereo negli ultimi dieci anni è cresciuto con un trend del 4% annuo grazie agli investimenti dei vari gestori aeroportuali. Ora la crisi blocca tutti gli investimenti salvo manutenzione e sicurezza, che non possiamo trascurare”.

Forse le istituzioni dovrebbero guardare anche in questa direzione perché un Paese senza infrastrutture di livello non può reggere la concorrenza. Gli aiuti devono guardare non solo in direzione di Alitalia ma anche verso queste 'grosse fabbriche' del trasporto aereo.

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