Grandi manovre in volo Il 2022 delle compagnie

E adesso cosa tireranno fuori dal cilindro i vari Michael O’Leary, Johan Lundgren, Jozsef Varadi e Carlos Muñoz? Cosa cercheranno di inventarsi Carsten Spohr, Benjamin Smith o Luis Gallego? I signori del trasporto aereo europeo si trovano per l’ennesima volta davanti a un’improvvisa ripida salita, uno di quegli strappi con il pavè capaci di stroncare le gambe anche al miglior ciclista in circolazione.

L’inverno ha mostrato ancora una volta il suo volto più ostile e, come già avvenuto lo scorso anno, la domanda è improvvisamente crollata. Ma c’è una differenza sostanziale rispetto alla fine del 2020 e all’inizio del 2021 che lascia ancora più di uno spiraglio di luce e sulla quale è bene puntare i fari per distogliere lo sguardo dall’ennesima impennata del virus e del ritorno alle restrizioni: le compagnie sono tornate a pianificare in anticipo e già oggi è possibile avere un quadro chiaro di quale sarà il volto della summer 2022.

Idee chiare
Se nell’immediato potremo assistere forse solamente a qualche schermaglia a colpi di biglietti a 5 euro (ma non è escluso che qualcuno provi ad andare anche oltre, osando come non mai), quello che ci attende con l’orario estivo, e forse ancora di più a partire da maggio, è un campo di battaglia quanto mai affollato, con i big pronti a sfidarsi a colpi di nuove rotte.

Il low cost
Da Ryanair a Wizz Air passando per easyJet, Vueling e Volotea, le low cost hanno già messo in chiaro che non hanno alcuna intenzione di arretrare e lasciare spazi scoperti nel point to point, puntando ancora una volta molto forte sulle rotte interne oltre che internazionali. E i primi due contendenti citati hanno anche annunciato il lancio di nuove basi mentre Lundgren, ceo del vettore britannico, ha spiegato che l’anno in arrivo sarà quello del rilancio della sua compagnia con un piano molto articolato e fatto di servizi al cliente e non solo rotte. Uno dei territori più battuti da tutti sarà ancora una volta l’Italia, che il responsabile per la Penisola di Wizz Air, Krislen Keri, in un recente incontro con la stampa ha definito “l’America d’Europa” per il mondo dell’aviazione, un’area dove le potenzialità sono molto più alte che altrove.

Le major
Le prime mosse rivelate dalle major, invece, hanno lasciato alcune indicazioni chiare. British Airways, Air France – Klm e Lufthansa sembrano puntare a tre obiettivi sostanzialmente: la copertura massiccia delle rotte leisure, in particolare quelle europee; il ritorno sul lungo raggio e in particolare sulle rotte verso il Nord America, dove i big del trasporto aereo nordamericano hanno già iniziato a mostrare i muscoli con la programmazione di gran parte dell’operativo pre-Covid (e non va dimenticato che in quest’arena si inseriranno due novità come JetBlue e Play); infine lo sfruttamento massiccio delle divisioni low cost dei gruppi. In quest’ultimo contesto sarà interessante vedere quale sarà la risposta del pubblico per esempio all’offerta di Eurowings, in brand di Lufthansa che avrà il network più ampio di sempre nella summer; e sarà interessante vedere cosa succederà su Londra Gatwick dove debutterà la low cost di British in competizione con easyJet su tutte (e con l’ingresso con 5 aerei di Wizz Air).

I presupposti di una buona ripresa ci sono tutti e tutti sembrano bene attrezzati per essere in prima fila a giocarsela fino in fondo. E lasciarsi alle spalle finalmente un biennio da dimenticare.

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