Questione slot, tocca a Wizz Air: è scontro aperto tra major e low cost

Non si placa il dibattito sulle regole degli slot in Europa e lo scontro fra le major e le low cost appare quanto mai acceso. Dopo l’intervento di due giorni fa del ceo di Ryanair Michael O’Leary in aperta polemica con Lufthansa, è ora la volta del suo pari grado in Wizz Air Jozsef Varadi.

Il top manager torna su un tema a lui caro e più volte affrontato soprattutto a inizio pandemia e chiede nuovamente all’Unione europea di ripristinare le regole pre covid, che fissavano la soglia di utilizzo obbligatorio dei diritti all’80 per cento. Secondo Varadi le regole attuali (che prevedono l’utilizzo al 50 per cento) non fanno antri che proteggere le compagnie aeree legacy a danno della libera competizione e bollandoli come una forma di aiuto di stato.

I precedenti
Il tema era stato lanciato da Lufthansa, che aveva denunciato come in questi mesi invernali fosse stata costretta a programmare 18mila voli fantasma per mantenere i diritti di partenza e atterraggio; tema che aveva spinto il Governo del Belgio a chiedere ufficialmente alla Commissione europea una revisione della normativa a favore dei vettori, scatenando così l’ira delle compagnie aeree low cost.

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