Mascherine a bordo, cosa cambia da vettore a vettore

Le mascherine a bordo degli aerei non sono più obbligatorie per alcuni Paesi, ma le regole cambiano da Stato a tato e da vettore a vettore. In Italia l’obbligo vige fino al 30 aprile, come per tutti i mezzi di trasporto. La regola di indossare una Ffp2 vale infatti, anche per navi, traghetti interregionali, treni interregionali, Intercity Alta Velocità, autobus interregionali e a noleggio con conducente.
Uguali le disposizioni per il trasporto pubblico locale o regionale, le funivie, le cabinovie e le seggiovie.

La posizione delle low cost
Esaminando le posizioni delle singole compagnie, easyJet – come riporta Il Messaggero ha tolto l’obbligo per tutti i voli interni alla Gran Bretagna e all’Irlanda del Nord, ma anche per quelli alla volta di Danimarca, Svezia, Gibilterra, Svizzera, Ungheria, Islanda e Polonia. A togliere la mascherina sono anche i passeggeri dei voli Wizz Air, a meno che il collegamento non sia alla volta di un Paese in cui la legge prevede ancora l’obbligo, come ad esempio l’Italia.

Stessa norma vale per Ryanair, ma O’Leary si è detto fiducioso di poter togliere l’obbligo nelle prossime settimane.
Obbligo che, invece, permarrà fino al 30 aprile sugli aerei Ita Airways.

Volto scoperto, invece, per chi vola a bordo degli aerei di British Airways, Jet2.com e Tui Airways. A dire stop alle Ffp2 c’è poi Norwegian Air, che dal 4 aprile l’ha tolta su tutti i voli europei, mentre prima era solo per le tratte tra Paesi scandinavi. Infine negli Stati Uniti l’obbligo scadrà il 18 aprile.

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