Pasqua con il freno a mano tirato per il turismo

Una Pasqua ancora sottotono. A rivelarlo sono i dati Confturismo-Confcommercio, che rilevano come solo 8 milioni di italiani si sono detti intenzionati a mettersi in viaggio. Di questi, 4 milioni hanno già confermato la vacanza.

Per comprendere l’entità delle cifre, basti pensare che nella Pasqua del 2019, l’ultima prima della pandemia, a mettersi in viaggio furono 21 milioni di italiani, con un giro d’afri di circa 8,2 miliardi.

Le cause? Secondo quanto riporta ilsole24ore.com una parte del calo è attribuibile al taglio dei consumi deciso da molte famiglie alla luce sia della pandemia sia all’aumento del costo dell’energia.

L’associazione di categoria sottolinea i problemi che una situazione di questo tipo può comportare per il settore turistico: “Il sistema imprenditoriale - avverte - non può reggere una situazione di crisi continua”.

Il caro energia e il conflitto in Ucraina, afferma lo studio, hanno modificato le abitudini di spesa di due terzi degli italiani; e per circa la metà dei viaggiatori Pasqua vedrà soggiorni di breve durata e con spostamenti limitati. I viaggi all’estero saranno scelti solo dal 6%, contro il 13% del 2019.

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