Sognando la Nuova Zelanda: il viaggio secondo Massimo Giletti

Per lui viaggiare è cultura, ha visitato mezzo mondo e ora cerca il relax totale, sognando la Nuova Zelanda. Massimo Giletti, il noto giornalista, che vedremo nuovamente nella nuova stagione televisiva di La7 alla guida di "Non è l'Arena", si racconta a TTG Italia.

Parlando di turismo, lei che tipo di viaggiatore è. Solitario, relax, avventura?
Sono un uomo che ha vissuto tante epoche. Quando ero ragazzo facevo viaggi avventurosi: i più belli erano con quattro amici, prendevamo un veicolo della fabbrica di mio padre, ci mettevamo la musica, il frigo e giravamo l'Europa in lungo e largo: la Grecia, Istanbul, i Paesi del nord. Adesso fuggo dalla realtà. Cerco delle isole sperdute dove c'è solo da mettersi una maglietta, buttarsi in acqua, togliere l'orologio, il telefono rimane in casa, lo accendo la sera e vivo la natura in relax totale.

C'è un viaggio che le è rimasto nel cuore?
Petra. L'ho vista al calar del sole e mi sono trovato di fronte a questo tempio: ho avuto un'emozione molto forte, come quando mi sono affacciato e ho visto Matera, i suoi sassi e mi sono detto: la bellezza vince su tutto. Viaggiare è cultura personale, chi non viaggia è arido, non capisce la bellezza, la diversità del rapportarsi. Credo che se avessi un figlio, proprio per fargli aprire la mente, lo manderei in giro spesso.

Qual è il viaggio dei suoi sogni che prima o poi vuole fare?
Vorrei andare in Nuova Zelanda, perché mio zio, che credo sia stato più in giro per il mondo che a casa, mi dice sempre che è il posto più bello che ha visto. Poiché la meta è lontana devo avere un po' di tempo.

Con le valigie che rapporto ha?
Anche se sto 15 giorni fuori in una valigia, molto piccola e pratica, metto poche cose ma essenziali.

Invece il tema del turismo nella la sua trasmissione lo affronta e lo affronterà?
Il mio programma fa tante inchieste legate all'attualità con varie declinazioni, quindi anche su questo settore, come quando abbiamo seguito come gestiscono i turisti i tassisti romani, o la differenza dei prezzi nei bar tra gli italiani e stranieri. Tutto ciò che ci sarà da denunciare lo faremo come sempre.

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