15 consigli non richiesti dal #Liketourism2014

Dal 7 al 9 aprile scorso sono stato coinvolto nel social media team di un nuovo evento di formazione per operatori del turismo, il Like Tourism di Ancona che si è concluso con circa 2000 presenze e un discreto passaparola sui social network. Qualcuno l'avrà magari notato dal centinaio abbondante di tweet che ho fatto in quei giorni :)

Occasioni di questo tipo sono ovviamente utili sia per apprendere argomenti meno conosciuti che per ripassare e inquadrare meglio quello che si sa già. Di seguito vi propongo la mia top 15 personale di consigli non richiesti per gestire al meglio il proprio business turistico online :)

1) Ci sono più smartphone che spazzolini da denti.
Questa in realtà l'avevo già sentita al Be-Wizard, ma è utile per ribadire la necessità di avere una strategia mobile per la propria attività, che siano app per ios e android, sito mobile o responsive, e-mail marketing ottimizzato per dispositivi portatili. Farlo prima degli altri è un vantaggio competitivo e un'opportunità per risollevarsi da situazioni pre-carie ;-)

2) 5 strategie per ottenere l'indirizzo email di chi non completa un processo d'acquisto
Le ha spiegate il direttore marketing di Mail-up Marco Massara, che fra l'altro ha un simpatico blog sui carrelli abbandonati, quelli veri dei supermercati.
- offrire vantaggi per completare il processo di registrazione
- far apparire l'invito a ricevere informazioni su un prodotto se rimane più di un minuto sulla stessa pagina
- chiedere l'indirizzo email se visita tre volte lo stesso prodotto
- se prova ad abbandonare il carrello proporgli di recuperarne il contenuto via mail
- se non completa arrivato alla schermata di pagamento proporgli la consegna gratuita

3) Quando parliamo di noi stessi convertiamo tre volte meno di quando parliamo dei desideri delle persone
L'autoreferenzialità non paga, ormai dovrebbero saperlo anche i muri che invece di mettere in evidenza quanto si è bravi è più utile spiegare alle persone cosa possono fare con i prodotti e i servizi proposti.

4) 10 comandamenti per il tuo sito web
Potete guardare direttamente la presentazione su Slideshare :)

5) Utilizzare le mail transazionali per l'upselling
Le mail transazionali sono quelle di conferma di una prenotazione o di un acquisto e sono in assoluto tra le più lette. L'ideale per proporre servizi aggiuntivi.

6) Il 41% degli utenti Usa non distingue su Google i risultati a pagamento da quelli organici
E questo nonostante sia pure evidenziato. Questo argomento viene utilizzato in particolare per giustificare la brand protection dei risultati a pagamento. Su questo argomento ho un'opinione un po' diversa: penso che un cliente intelligente prenoterà dove più gli conviene a prescindere dall'essere in prima o quarta posizione su Google. Se poi pensate che i clienti siano stupidi ne avete proprio una bassa considerazione ;-)

7) La coda lunga di adsense: i siti di nicchia generano il doppio di impression dei siti generalisti
Insomma, sempre meglio la pubblicità a un pubblico ben selezionato che quella generalista.

8) Non esiste disintermediazione a costo zero, si possono invece ottimizzare i costi dell'intermediazione
La disintermediazione di solito è reintermediazione: si paga un nuovo intermediario per bypassarne un altro in un circolo vizioso che non ha mai fine. Meglio provare a cercare il miglior rapporto prezzo/risultati.

9) "Mi sono serviti 50 anni per diventare intelligente e 5 prenotazioni su Booking per diventare Genius"
Dagli aforismi di Antonio Maresca su come Booking obblighi alla parity rate per poi essere il primo a non rispettarla con i suoi programmi fedeltà.

10) Non si risponde solo al recensore, ma anche ai futuri clienti
Un'altra cosa che dovrebbe ormai essere acquisita ma che è sempre meglio ripetere sull'importanza di rispondere a tutte le recensioni ricevute.

11) Il principio del sunk cost per l'attività di upselling
Un costo già sostenuto non è più recuperabile ed è quindi il terreno ideale per proporre delle aggiunte nel servizio offerto.

12) Il cliente va invogliato a comprare, fatto sensire esclusivo e percepire l'attenzione alle sue esigenze
Lo ha spiegato Vito D'Amico parlando di Front Office, ma è una regola che ha sicuramente valenza generale.

13) Diversificare con il turismo Mice
Eventi, meeting e congressi garantiscono occupazione infra settimanale e ritorno d'immagine, con clienti esigenti ma anche autonomi e poco impegnativi.

14) Differenziare le tecniche di vendita per il tipo di acquisto. L'acquisto emozionale è tipico del cliente leisure, quello razionale del cliente business, richiedono approcci e proposte differenziate

15) "Chi lavora nei social network non può essere un idiota"
La provocazione di Sandro Giorgetti, social media strategist della regione Marche, è utile perché arriva subito al punto: stare sui social network è spesso una questione di buon senso e non può essere affidata a chi ne è privo. Soprattutto perché rappresenta l'immagine stessa dell'azienda e non può permettersi passi falsi. Per questo meglio affidarsi a professionisti o, ancora meglio, a personale interno all'azienda adeguatamente formato.

Domenico Palladino
@_zadig

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