Sei un agente, stai vendendo? Allora lascia perdere (pure) Twitter

La febbre dei social imperversa. Non solo i classici Facebook e Twitter, YouTube e Google +, ma anche Myspace, Friendster, Bebo, Orkut, Skyblog, Netlog e altre amenità del genere.

La mia sensazione è che di business ce ne sia ben poco e tanti colleghi abbiano tempo da perdere ad aggiornarli tutti, postando twittando e insomma smanettando da mane a sera. Perché l’alibi c’è sempre “Vabbè, passo la giornata su Facebook, però ho postato un’offerta sull’Egitto e ho ricevuto 2 I like!”.

L’ho già scritto qualche mese fa e lo ripeto: a me non risulta che qualcuno sia MAI riuscito a fare numeri seri (seri, intendo, non qualche pratica capitata per caso) lavorando su Facebook o Twitter, piuttosto che prendere il valigino e andarsi a cercare clienti fuori dall’agenzia.

Oggi parliamo di Twitter, citando due personaggi pubblici di grande rilievo: Roberto Saviano (456.124 follower) e Lady Gaga (39.141.972 follower). Saviano critica l’ondata di offese e insolenze pubbliche che ha colpito il social da 140 caratteri: “Twitter nasce per comunicare: è una piattaforma che mette in connessione chiunque con chiunque. Tutto è aperto. Puoi seguire chi vuoi, puoi leggere cosa scrive Obama, Lady Gaga o il tuo collega, quello che ha la scrivania di fronte alla tua. Ma può anche accadere che in una piazza affollata, se si è a corto di contenuti o manca la capacità di sintesi si urla per essere ascoltati. Quando il pensiero si semplifica e si riduce al grado zero, a volte c'è posto solo per l'espressione radicale o la battuta estrema. La serietà è banale, il ragionare scontato. Dunque ecco l'insulto”.

Lady Gaga, invece, dopo essere diventata la star più seguita del web (40 milioni di follower, Obama ne ha solo 35 milioni...) è semplicemente sparita da Twitter, chiudendo temporaneamente l’account e lasciando i suoi fan in trepida attesa del nuovo disco (e quindi della probabile resurrezione del defunto account).

Conclusione, rimanete pure follower di Emma (409.952 follower) o di Mario Balotelli (1.063.479), di Valentino Rossi (2.077.950) o di Homer Simpson (1.203.401), ma non provate a convincerci che state lavorando.

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