Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il settore degli accessori smart & wearable per il turismo si prepara a una crescita importante: secondo i nuovi dati di Research Intelo, ripresi da traveldailynews.com, il mercato globale passerà dai 3,8 miliardi di dollari del 2024 a 14,2 miliardi nel 2033, con un tasso di crescita annuale composto del 15,7%.
Un’espansione che segna l’inizio di un decennio trasformativo per la tecnologia indossabile applicata ai viaggi, alimentata dall’integrazione di dispositivi avanzati all’interno dei servizi turistici e delle infrastrutture di destinazione.
La domanda crescente per esperienze di viaggio interattive, fluide e personalizzate sta rendendo i wearable strumenti sempre più centrali non solo per i viaggiatori, ma anche per hotel, attrazioni, operatori turistici e smart destination.
Quali opportunità per questi accessori
La centralità dell’esperienza nella scelta del viaggio è il motore principale di questa evoluzione. Le tecnologie indossabili supportano, infatti, ogni fase dell’esperienza turistica, rispondendo alla crescita dei flussi globali, alla necessità di orientarsi in destinazioni non familiari, al bisogno di servizi sempre più personalizzati.
I wearable comprendono dispositivi indossati sul corpo, connessi a ecosistemi digitali, operatori e infrastrutture urbane. Smartwatch, braccialetti da viaggio, occhiali intelligenti con realtà aumentata, abbigliamento con sensori biometrici o wearable per pagamenti contactless rappresentano le categorie più diffuse.
Ciò che li rende fondamentali per il viaggiatore contemporaneo è la capacità di facilitare ogni aspetto dello spostamento: dalla navigazione intelligente alle traduzioni in tempo reale, dall’accesso senza chiavi agli hotel ai pagamenti mobili, fino alle raccomandazioni personalizzate generate da sistemi AI sulla base del comportamento, del meteo o dell’orario.
Non meno importante è il tema della sicurezza. Funzioni come sos di emergenza, rilevamento cadute, geofencing per bambini e anziani (ovvero la creazione di ‘zone di sicurezza’ da cui non uscire), notifiche geolocalizzate su rischi o eventi estremi permettono di aumentare la resilienza delle destinazioni e la tranquillità del viaggiatore.
Un futuro già in atto, con qualche sfida
Paesi come Giappone, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Singapore e Finlandia stanno già integrando i wearable nelle loro infrastrutture turistiche smart, combinando trasporti connessi, guide digitali, ecosistemi cashless e siti culturali arricchiti da realtà aumentata. L’interazione tra città intelligenti e wearable è destinata a diventare una componente strutturale del modo in cui si viaggerà nei prossimi anni.
Permangono tuttavia alcune sfide: la tutela dei dati personali, la durata delle batterie, la piena interoperabilità tra piattaforme diverse e il costo dei dispositivi. Le evoluzioni nella microelettronica, nell’AI e nelle reti a bassa latenza prometteranno però di ridurre rapidamente queste criticità.
Il futuro dei wearable nel turismo sarà segnato da assistenti AI sempre più proattivi, capaci di anticipare bisogni, monitorare la salute durante lunghi viaggi e abbattere le barriere linguistiche in tempo reale. Una delle innovazioni più dirompenti sarà probabilmente l’identità biometrica di viaggio: dispositivi come anelli intelligenti o braccialetti potrebbero sostituire passaporti e documenti, rivoluzionando i controlli di frontiera e le procedure di autenticazione.