I 70 t.o. del lungo raggio al Governo: "Subito nuovi fondi per sopravvivere"

Un gruppo di una settantina di t.o. attivi sul lungo raggio alza la voce per richiamare l'attenzione su una situazione gravissima. “Permanendo il divieto di uscire per turismo dall’Unione europea, i nostri clienti difficilmente potranno utilizzare i voucher entro la data di scadenza, pertanto – spiega Emanuela Paoletti di Insafari - entro pochi mesi dovremo iniziare a rimborsarli, pur senza avere ricevuto risarcimenti dai fornitori locali. Con quanto ottenuto dalle prime recovery abbiamo sin qui garantito la sopravvivenza delle nostre aziende. Ormai, è da più di un anno che non percepiamo uno stipendio e abbiamo dovuto tenere a casa i nostri staff. Non possiamo continuare così. Quindi, alla luce del fatto che ormai è chiara la posizione del Governo in merito alle frontiere che non saranno riaperte a breve, chiediamo a gran voce e con fermezza che vengano stanziati per il settore nuovi fondi a sostegno della categoria perché si possa continuare a vivere. Chi si sta unendo al nostro gruppo di operatori è portavoce di centinaia di altre realtà simili alla nostra, che non lavorano ormai da 16 mesi e che si trovano sull’orlo dell’abisso, anche perché in tanti non hanno ancora ricevuto i fondi relativi al febbraio-luglio 2020. Premetto, noi vogliamo tornare a lavorare e non avere aiuti in eterno. Ma, visto che non possiamo ancora farlo, non ci resta che continuare a vivere" perché a rischio ci sono migliaia di posti di lavoro di un comparto che non è assolutamente ripartito”.

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