Il commento del direttore
Remo Vangelista
Scomparsa dalle mappe turistiche per tre lunghissimi anni, la Cina ha oggi tutte le carte in regola per riprendere il suo posto tra i desiderata dei viaggiatori. Più voli diretti, una politica di ingresso senza visto per i viaggi dall'Italia e, non ultimo, una programmazione degli operatori che guarda al Paese con occhi nuovi: sono diversi i fattori che lasciano presagire che il 2024 sarà il vero anno di svolta.
Parla di un “deciso cambio di passo” Michele Serra, presidente di Quality Group. “L’interesse cresce a vista d’occhio, proprio perché quanto più la Cina è percepita come lontana tanto più desta la curiosità e la voglia di viaggiare” scrive su Linkedin Serra, spiegando qual è stata la strategia seguita dall’operatore nella messa a punto degli itinerari, ora "moltiplicati in corsa" dopo la notizia dell'abolizione del visto per i viaggi fino a 15 giorni dall'Italia: “Abbiamo incluso nei nostri itinerari esperienze originali, per entrare in profondo contatto con la vita cinese, quella vera, senza rimanere confinati al ruolo di turisti. Soprattutto, abbiamo scelto dei partners diversi rispetto al passato, per poter impostare con loro una collaborazione innovativa e di lungo respiro”.
Una nuova percezione
Crede nel ritorno del Paese Dragone anche Danilo Curzi, ceo di Idee per Viaggiare: “Tra le grandi destinazioni, la Cina è stata quella che ha patito di più. Oggi, però, la situazione è cambiata: le procedure di ingresso sono state semplificate, e questo sarà di sicuro un forte stimolo alle richieste, ma soprattutto è cambiata la nostra percezione del Paese e la voglia di riscoprirlo”. Sulla programmazione Curzi, invece, sottolinea: “Oggi abbiamo una decina di itinerari point to point che stiamo proponendo con quel taglio spiccatamente culturale che Chinasia ha sempre portato avanti. Un approccio vincente che - aggiunge - abbiamo mixato con prodotti ed estensioni mare che fanno parte della nostra storia e che ci aiuteranno a proporre la Cina in modo nuovo e originale”.