Il commento del direttore
Remo Vangelista
Secondo il tribunale di Parma le società turistiche del gruppo Parmalat hanno oltre un miliardo di euro di debiti. Il giudice Pasquale Liccardo ha depositato nella cancelleria fallimentare la lista definitiva dei creditori di Parmatour e Hit, con la prima ad accusare debiti per oltre 657 milioni, e la seconda a più di 390 milioni. In tutto, il passivo totale accertato è di un miliardo 47 milioni e 467.240 euro. Una voragine immensa, un crac nel crac che il giudice ha calcolato attraverso l'attento esame di 2.181 insinuazioni, 1.345 arrivate solo per Parmatour. Tra i crediti ammessi anche quelli di numerose banche, tra cui la banca agricola Mantovana che 'aspetta' più di 173 milioni, la Bipop, ammessa per 15 milioni e 400 mila euro, Isitalia ammessa per 27 milioni, e Monte dei Paschi di Siena Merchant a cui è stato riconosiuto 1 milione e 207 mila. Tra i crediti ammessi, anche quelli di Trenitalia, Coca Cola, Telecom e delle squadre di calcio, Bologna e Milan. Bocciata invece il Napoli. Ammesso tra gli altri anche un credito dell'attrice Clarissa Burt, a cui HIT deve oltre 12 mila euro. Il giudice ha invece escluso le richieste di rimborso di Francesca Tanzi - la figlia dell'ex re del latte che occupò posti importanti nel settore turistico - chiedeva 207 mila euro e Roberto Tedesco, l'ex amministratore delegato di Parmatour che ne voleva piu' di 187 mila. Il grosso dei crediti ammessi e' in via chirografaria: i crediti ammessi invece in privilegio - quelli che saranno pagati per primi - ammontano 'solo' a 19 milioni e 377 mila euro