Maldive alle agenzie, una gara con i t.o.

Un business che i tour operator hanno in parte abbandonato, ma al quale le agenzie non intendono affatto rinunciare. Questo quanto emerge dalle interviste effettuate durante il recente TTG Roadshow dedicato alla destionazione, che si è tenuto a Milano e Roma.

Il prodotto Maldive, che per lunghi anni ha rappresentato la destinazione di punta del tour operating italiano, sta scivolando sempre più nelle mani dei dettaglianti, che si rivolgono direttamente ai ricettivisti per i pacchetti da proporre alla clientela.

Oltre all'appeal ancora forte che l'arcipelago esercita nell'immaginario collettivo degli italiani, sono altri due i motivi che spingono i dettaglianti a continuare a investire sul prodotto: la ricontrattazione del prezzo da parte dei clienti e l'ampio margine garantito dai ricettivisti locali sul fronte delle commissioni.

"Le agenzie di viaggi che ci contattano direttamente sono tante, in parte per il calo dell'offerta da parte dei tour operator italiani, in parte perché hanno la necessità di rispondere alle richieste dei clienti che chiedono prezzi più bassi" conferma Simone Cominotti, rappresentante Crown Tours Maldives.

"Il mercato italiano - analizza - ha subito un rallentamento notevole, ma tutto sommato sta tenendo". A soffrire, rilevano gli operatori, è infatti soprattutto la bassa stagione, la primavera come l'autunno.

"Si sta ritornando alla vacanza alle Maldive di una volta: gli italiani se possono non ci rinunciano, ma ci vanno in inverno. Nonostante le promozioni, fatte anche a scapito della marginalità, il calo c’è" conferma Donatella Telli, general manager di Albatros Top Boat, tour operator italiano specializzato in crociere e soggiorni esclusivi.

La diretta conseguenza delle perplessita dei t.o. sulla meta è, dunque, il contatto diretto tra ricettivisti e dettaglianti, come rileva Donatella Telli: "Perdere il cliente sulle Maldive oggi è molto facile - ammette -, si salva chi ha un prodotto proprio. Noi puntiamo ad avere l'esclusiva: chi vuole venire da noi, che sia agenzia o privato, deve passare da noi".

Gli italiani, dunque, continuano a chiedere le Maldive, ma a un prezzo più basso. E l'ente del turismo è al lavoro proprio per assecondare questa necessità. La strategia è duplice: rafforzare la vocazione al lusso tipica della destinazione, puntando ad ampliare il più possibile l'offerta alla fascia media.

Politica che i ricettivisti sposano in pieno: "Le Maldive possono essere anche una destinazione ‘economica’, ma dipende da come viene presentata dai tour operator. Noi ci rivolgiamo sia a loro, sia direttamente alle agenzie. È la democrazia garantita dalla tecnologia, che oggi permette di comprare direttamente senza intermediazione" spiega Yoosuf Riffath, ceo di Capital Travel e Tours.

Da questo punto di vista un problema potrebbe essere costituito dall'offerta: "I prodotti di fascia media - osserva Cominotti -, come i quattro stelle, sono sempre pieni in alta stagione".

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana