Bolivia: ecco gli investimenti dell’astro nascente del turismo

Bolivia alla svolta. Gli investimenti per i 200 anni d’indipendenza, commemorati il 6 agosto scorso, hanno trasformato il Paese sudamericano nel nuovo crocevia dell’intero continente. “Con 561mila turisti internazionali accolti nei primi sei mesi dell’anno - ha osservato Zenón Mamani, ministro dello Sviluppo produttivo e dell’Economia plurale della Bolivia - prevediamo un risultato superiore a quello record dello scorso anno, conclusosi con quasi 89 milioni di euro per 991mila visitatori”.

Ma è solo l’antipasto per una destinazione che la stessa Bbc inglese ha riconosciuto a inizio anno come “Top Destination 2025” per lo straordinario impegno di valorizzazione e diversificazione delle proprie risorse turistiche. Il Paese è ora in corsa per essere premiato a novembre come “Destinazione emergente più desiderabile al mondo” ai Wonderland Travel Awards 2025, confidando soprattutto sull’ampio apprezzamento dei visitatori stranieri per il sito dell’Isla Incahuasi: l’affioramento roccioso all’interno del Salar de Uyuni che ha fossilizzato la Terra di 40mila anni fa.

Attraverso il notevole impegno dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nella valorizzazione dei Dipartimenti di Cochabamba e Potosì, così come del Banco Interamericano di Sviluppo (BID), l’offerta turistica continua a essere implementata seguendo le direttrici di cinque progetti: l’ampliamento dell’eccezionale Parco del Cretaceo a Sucre, la promozione del patrimonio storico a partire dalla Casa de la Moneda, dalla Casa de la Libertad e dalla Scuola Ayacucho di La Paz, quindi la rivitalizzazione dell’area del Salar di Uyuni con la costruzione di quattro hotel e ristoranti di lusso.

In crescita, poi, il segmento outdoor, trainato da nuove attrattive come il trekking sul vulcano Iruputunco al confine col Cile, o per la misteriosa area geologica della “Puerta del Diablo” nei pressi di Tupiza. Merito delle tante nuove connessioni aeree, fra cui la “Rotta delle Meraviglie” di Boliviana de Aviación fra Machu Picchu e Uyuni via La Paz, ma anche fra La Paz e il nuovo porto crocieristico di Arica in Cile, oltre che lungo le tratte Santa Cruz-Barcellona e Santa Cruz-Washington DC.

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