Il commento del direttore
Remo Vangelista
Stefano Landi, segretario generale Fiavet, segnala un altro aspetto emerso dall'indagine sugli associati alla Fiavet. "I percorsi formativi degli addetti nelle adv sembrano quasi casuali - rileva Landi -. Pochi seguono una precisa scelta imprenditoriale e c'è ancora una certa improvvisazione. Si sente il bisogno, quindi, di una maggiore assistenza alla professionalità, ed è quello che la Fiavet sta cercando di fare con i corsi di formazione". Dal sondaggio risulta che il 47% dei giovani è arrivato a ricoprire il proprio ruolo a seguito di un percorso lavorativo, il 37% dopo un iter formativo e il 30% per un percorso familiare. Il 40% dei giovani intervistati possiede un diploma non di settore