Il commento del direttore
Remo Vangelista
Tra poco più di 12 mesi l’Italia dovrà dire addio alla carta d’identità cartacea. Il documento dall’inconfondibile colore marrone istituito quasi un secolo fa (correva l’anno 1931) cesserà di essere valido il 3 agosto del 2026 per effetto del Regolamento Europeo 1157/2019. E dunque non potrà più essere utilizzato per viaggiare o per ottenere la documentazione necessaria per spostarsi in altri Paesi.
Come riporta corriere.it, ciò che manca alla ‘vecchia’ carta d’identità per restare valida è una zona di lettura ottica, meglio nota che Mrz (Machine readable Zone), ovvero un’area che contiene informazioni che siano leggibili da apposite apparecchiature. Questo è il dettaglio che anticipa di cinque anni la scadenza della versione cartacea del documento, dal momento che il termine ultimo per l’aggiornamento, secondo le norme europee, sarebbe stato il 2031. Tuttavia la Mrz viene considerata una priorità per la sicurezza ed è ritenuto dall’Ue un requisito indispensabile già dall’agosto del prossimo anno.
I documenti da rinnovare
Impossibile in questo momento calcolare quante carte d’identità cartacee, dal momento che non esiste un vero e proprio registro. Ma le stime indicano che tra un anno saranno ancora circa 5 milioni le i ‘vecchi’ documenti ancora circolanti, pari a circa l’8% degli italiani. E la maggior parte di questi potrebbero essere i residenti di piccoli comuni che sono stati abilitati all’emissione delle carte d’identità elettroniche in un secondo momento.