Sergio Testi, Gattinoni:
‘Prezzi troppo elevati
condizionano la domanda’

Stagione estiva in chiaroscuro: se il trend di crescita della domanda a lungo raggio continua ormai inalterato da un anno e mezzo, diverso è il discorso di Italia e Mediterraneo, fiaccate da prezzi che restano troppo elevati. Questo il bilancio di Sergio Testi, direttore generale del Gruppo Gattinoni, che sottolinea come “Italia, ma anche Spagna e Grecia siano attualmente in sofferenza, a parte alcune ‘isole felici’ come Ibiza, Kos o la Puglia”.

“Dopo le festività e i ponti - spiega il manager - il mercato si è fermato: la spesa media è scesa mentre i prezzi continuavano a salire. Passata l’euforia delle prenotazioni anticipate dei primi mesi dell’anno, è stata proprio la fascia media della clientela a fermarsi e a rimandare la prenotazione”.

Diverso il discorso sul lungo raggio, con Oriente e Nord America a trainare i numeri.

E l’Egitto? “Sicuramente sta perdendo un 30% sul fronte dei volumi, ma continua a restare la meta più richiesta in agenzia”. Falsa ripartenza invece per Marocco e Tunisia, mentre anche le crociere “non hanno registrato l’accelerata che ci attendevamo”.

Il grosso problema resta per Testi quello dei prezzi fuori controllo: “Si tratta di un punto dolente che coinvolge tutti, dai crocieristi, ai tour operator, agli agenti di viaggi. Il costo dei voli in particolare non si è regolarizzato e questo comporta il rischio di arrivare all’estate con una grossa quota di posti charter invenduti, che costringerebbe gli operatori a svendere il prodotto sacrificando la marginalità”.

Ma “se un anno si ottengono buoni risultati – lamenta Testi - bisognerebbe imparare a non approfittarne imponendo aumenti tariffari spropositati, che destabilizzano il mercato. E’ tempo di cominciare a smettere di ragionare sul breve termine, costruendo una strategia di lungo periodo”. I.C.

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