Enit stima 217mila arrivi negli aeroporti per Pasqua. Santanchè: “Numeri incoraggianti”

“I numeri ci mostrano una Pasqua positiva che, fungendo pure da momento di raccordo tra la stagione invernale e quella estiva, va a confermare il buon andamento del nostro turismo”. Così il ministro del turismo, Daniela Santanchè, commenta i dati diffusi dall’Enit sulle festività pasquali, che parlano di quasi 11 milioni di italiani in viaggio, per un giro d’affari di 4 miliardi di euro, e di circa 217mila arrivi negli aeroportuali nella Penisola.

Per la titolare del Mitur “è molto importante che - dal mare alla montagna, dalle città d’arte ai piccoli borghi - un po’ tutti i comparti stiano registrando una performance incoraggiante e in linea con le nostre strategie volte alla destagionalizzazione”.

Le mete

Il picco di arrivi si prevede per la giornata del 30 marzo. Tra le mete più gettonate, le montagne del Trentino-Alto Adige e della Valle d’Aosta, ma vanno forte anche le città, con Roma in testa. Bene anche la Liguria, per le prime vacanze al mare, la Toscana, l’Abruzzo, il Veneto e la Campania, supportate da un’offerta turistica multiprodotto.

L’Italia si conferma particolarmente ambita dai turisti stranieri. E gli Usa si confermano il primo Paese di provenienza estera, con oltre 11mila prenotazioni, il 17,7% sul complessivo. Seguono Germania, Francia e Spagna, con arrivi aeroportuali che incidono rispettivamente per il 5,2%, 4,6% e 3,6%.

Attesi inoltre britannici (3,5%), brasiliani (2,6%), coreani (2,2%), portoghesi (2,1%) e canadesi (1,9%).

Dato interessante è un 34,2% di viaggiatori, che visiterà l’Italia in solitaria. Non mancheranno le coppie (29%) e i piccoli gruppi (10%).

“Nel 2019 avevamo contato 220 milioni di presenze internazionali. Ora abbiamo recuperato appieno e superiamo - anche se di poco (0,9%) - i valori del 2023. È quindi arrivato il momento di smettere di pensare solo alla ripresa dei volumi e riprendere a mettere la nostra attenzione sui temi della qualità, incremento del valore e sostenibilità, specie sociale oltre che ambientale – commenta la presidente di Enit Spa, Alessandra Priante -. Per fare questo dobbiamo lavorare a fondo sull’offerta per dinamizzare e rafforzare la nostra capacità di attrarre i mercati internazionali durante tutto l’arco dell’anno, soprattutto nelle stagioni di spalla. I dati del 2023 ci confortano perché già la quota estera risultava più incisiva nei mesi primaverili e nel bimestre settembre-ottobre”.

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