Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’aumento dei costi pesa sui conti di easyJet. La low cost ha infatti annunciato un peggioramento nel primo semestre, chiuso a fine a marzo. Nel periodo le perdite nette sono aumentate del 16%, arrivando a 297 milioni di sterline. Questo nonostante un aumento del fatturato, che è salito a 3,53 miliardi di sterline, e un incremento di passeggeri, a quota 39,5 milioni nel semestre, pari a 8 punti percentuali in più.
A pesare è stato soprattutto il costo del carburante: le spese relative a questa voce, infatti, sono aumentate del 4%.
Bisogna comunque tenere conto che la stagionalità dell’attività della low cost porta a risultati negativi nel primo semestre, che vengono poi recuperati nel secondo. Le previsioni sono di un’estate da record. Incerte anche le effettive ricadute dei dazi statunitensi.
Al momento attuale easyJet non ha ancora ripreso i voli sull’aeroporto di Tel Aviv; un ulteriore elemento che va a pesare sui conti finali. Per la seconda parte dell’anno, comunque, come riportato da Il Sole 24 Ore la compagnia prevede una forte domanda con il 60% delle prenotazioni già coperte (80% nel terzo trimestre e 42% nel quarto trimestre), confermando il target di 703 milioni di sterline di utile ante imposte per quest’anno e l’obiettivo a medio termine di 1 miliardo di sterline.