Il nodo ricavi per i vettori
Previsioni e dati dal Wtm

Cinque minuti e uno tsunami di dati per Filip Filipov, ex Skyscanner, oggi chief operating officer di OAG, che al WTM London ha illustrato lo stato dell’arte del traffico aereo commerciale. Buone notizie, e qualche dritta per capire come muoversi nel prossimo decennio. Il 2025 si attesta a diventare l’anno migliore di sempre con 4,99 miliardi di passeggeri e la domanda rimane alta. 979 miliardi di dollari di ricavi ma solo 37 miliardi di profitto (dato comunque in crescita del 16% sul 2024).

La top five delle compagnie aeree per seat capacity vede, nell’ordine: American Airlines, Delta, Southwest, United, Ryanair e IndiGo, che domina il mercato indiano con il 60% dei posti. Guardano ai continenti per seat capacity, davanti a tutti ancora Nord America, Europa (dove regnano supreme le low cost, in particolare Pegasus segna un +15% yoy) e Apac, ma, secondo Filipov, l’Africa è l’area a cui guardare, con la crescita più veloce, seppur con tanto lavoro ancora da fare. Nota sul mercato cinese interno: ancora poco sviluppato rispetto alle potenzialità, per Filipov supererà quello domestico americano, al momento al primo posto.

Da dove arrivano i ricavi maggiori per le compagnie aeree? Classe premium (che infatti molte compagnie stanno espandendo) e i cosiddetti servizi e prodotti ancillari, che hanno generato nel 2024 148,4 miliardi di dollari. Ugualmente preziosi i programmi fedeltà - “fatene subito uno se ancora non lo avete”, parole di Filipov – per tenere agganciate le persone, se ben usati.

Infine, anche a causa delle difficoltà di fornitura, gli aerei tenderanno a diventare a corridoio singolo anche per tratte più lunghe. Il suo suggerimento? Puntare sulla premium, lanciare o migliorare i programmi fedeltà e “slim down”.

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