Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Bene ha fatto l’Antitrust ad elevare la maxi-sanzione da 255,7 milioni di euro a Ryanair”. Lo afferma il Codacons, intervenuto nel procedimento aperto dall’Autorità a sostegno delle tesi delle agenzie di viaggi, commentando la multa per abuso di posizione dominante. “I comportamenti scorretti sanzionati dall’Antitrust non hanno danneggiato solo le agenzie di viaggi fisiche e online, ma anche e soprattutto i consumatori attraverso una riduzione dell’offerta di biglietti aerei e servizi turistici a loro dedicati – spiega il Codacons – Limiti, ostacoli e paletti che hanno ridotto la concorrenza portando ad un inevitabile incremento dei costi e ad una diminuzione delle possibilità di scelta a danno dei consumatori che si rivolgevano alle agenzie di viaggi penalizzate da Ryanair”.
Tuttavia Codacons sottolinea come sul fronte delle criticità in tema di trasporto aereo l’Antitrust “sembra essersi arresa agli algoritmi delle compagnie aeree che fanno salire alle stelle i prezzi dei voli in occasione delle partenze degli italiani”: l’indagine aperta dall’Autorità a seguito degli esposti del Codacons e relativa al caro-voli per Sicilia e Sardegna va infatti verso l’archiviazione.
Anche Assoutenti interviene sulla multa al vettore irlandese, ma l’atteggiamento è critico. “Tale importo non è sufficiente a incidere in modo strutturale sul comportamento del vettore aereo.Negli ultimi tre anni, da quando l’istruttoria è stata avviata, Ryanair ha fatturato complessivamente oltre 30 miliardi di euro: una dimensione economica tale da rendere la sanzione, pur rilevante sul piano formale, poco efficace come deterrente reale” dice l’associazione.
“Riteniamo che, accanto allo strumento sanzionatorio, sia ormai necessario e non più rinviabile un intervento di “moral suasion”, che incida direttamente sul comportamento della compagnia attraverso obblighi chiari di condotta lecita e un percorso strutturato e costante di impegni verificabili nel tempo - aggiunge Assoutenti -. Senza un monitoraggio continuo e senza obblighi comportamentali stringenti, il rischio è che le sanzioni restino meri costi d’esercizio per operatori di dimensioni globali”.
Sulla multa si esprime anche Consumerismo No Profit, che sottolinea come la sanzione dell’Antirust non cancelli lo strapotere di Ryanair in Italia e non corregga le storture che si registrano nel settore del trasporto aereo nel nostro Paese e che danneggiano pesantemente i cittadini italiani.