Vettori nell’era dei merger
Le low cost si tirano fuori

Un mondo a parte. Quello delle compagnie aeree low cost, europee in particolare, si chiamino queste Ryanair piuttosto che easyJet o Wizz Air e Volotea, si sta confermando anno dopo anno come un settore che viaggia su un binario parallelo rispetto al resto del trasporto aereo. e, nonostante qualche scossone qua e là, riesce a navigare in acque tutto sommato tranquille.

E soprattutto resiste alle sirene che le vorrebbero in altre avventure, si chiamino queste acquisizioni oppure immersione nel mondo del lungo raggio. Tutto questo mentre oltreoceano il ‘miracolo low cost’ sembra volgere al termine sotto il peso di una domanda che guarda ormai sempre più ai servizi extra piuttosto che al prezzo più basso anche a costo di un bagaglio ridotto all’osso.

Le ultime novità

Un segnale importante è arrivato in questi ultimi mesi contrassegnati dalla sfrenata corsa alle acquisizioni, gara che ha portato dentro anche una protagonista del ‘Io ballo da sola’ come Turkish, frasca protagonista dell’ingresso in pompa magna in Air Europa. Il mondo low cost, invece, si è chiamato fuori. Eppure in passato c’era stato qualche tentativo, vedi le sirene che avevano attratto più di un soggetto pronto a prendere Alitalia per quattro soldi, oppure Wizz Air che aveva messo gli occhi su easyJet, a sua volta a più riprese nel mirino di Iag. Tutto fumo e niente arrosto.

Del resto il ceo di Ryanair Michael O’Leary non ha mai fatto mistero negli anni che per il vettore irlandese l’unica opzione valida era quella di continuare ad andare avanti per la propria (profittevole) strada, magari con piccole operazioni come Lauda Air. Che però hanno dato non pochi grattacapi ai conti del vettore. O come l’operazione Wizz Air Abu Dhabi, naufragata in un mare di numeri negativi.

Prospettive

Comunque sia i risultati, nonostante qualche alto e basso, stanno dando ragione al mondo a parte, che continua a volare in piena salute scrutando l’orizzonte per vedere se nuovi nemici sono in avvicinamento. Senza gli affanni dei vari Spirit o JetBlue negli Stati Uniti.

Adesso resta da capire se saranno in grado di resistere alla nuova tentazione, ovvero la Tap in vendita, per la quale, a detta dal presidente del Portogallo, si stanno facendo avanti in tantissimi. Mercati e modelli di business completamente diversi, ma si sa che l’odore della preda può fare girare la testa, fosse anche solo per rompere le uova nel paniere dei concorrenti.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana