Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il “modello Barcellona” trasformerà in modo profondo alcune aree di Rio de Janeiro. Entro sei mesi apriranno in città nuovi alberghi, strade, infrastrutture, grattacieli, musei, impianti sportivi e locali notturni. In vista delle Olimpiadi 2016, l’attività nei cantieri è ancora in pieno fermento: bisogna infatti recuperare i forti ritardi nei lavori e completare la trasformazione di Porto Maravilha e di Barra Tjuca.
La riurbanizzazione di queste aree è ispirata a quanto avvenne con successo a Barcellona, per le Olimpiadi del 1992: nella città catalana, l’area portuale cambiò completamente volto, anche con nuove strade ed edifici, alcuni dei quali utilizzati per ospitare gli atleti.
Lo stesso avviene oggi a Rio: è infatti in atto la riqualificazione urbana dello storico circuito automobilistico di Barra Tjuca, affacciato sul mare, che ospiterà il Parco olimpico.
Un’altra area della città che usufruirà dell’avvento delle Olimpiadi è il Porto Maravilha. Proprio il recupero della zona portuale di Rio è uno dei punti cardine della trasformazione della metropoli: vecchi depositi e antichi palazzi vengono riconvertiti ad uso culturale. In quella zona pochi giorni fa la presidente Dilma Rousseff ha inaugurato l’avveniristico Museu do Amanhã (Museo del Domani): lo spazio espositivo mette insieme il tradizionale museo di storia naturale con tecnologie d’avanguardia, a partire dallo stesso aspetto esteriore della struttura, simile a quello di una navicella spaziale.
Entro sei mesi gli oltre 5 milioni di metri quadrati della zona di Porto Maravilha avranno nuovi sistemi di trasporto pubblico, anche sopraelevati, una serie di piste ciclabili e di infrastrutture. Qui sono in fase di ultimazione anche le Trump Towers, cinque torri di 38 piani e 150 metri d’altezza, in cui troveranno posto negozi, ristoranti, palestre e decine di altri servizi.
Tra Barra Tjuca e Porto Maravilha, a giugno riaprirà il famoso Hotel Nacional, progettato dall’architetto brasiliano Oscar Niemeyer e ora ristrutturato dal Gruppo Meliá: grazie alla sua posizione strategica, il Gran Meliá Nacional Rio è la location perfetta per chi vorrà seguire le Olimpiadi. Un’ultima chicca riguarda il progetto Solar City Tower, una cascata ultratecnologica creata su un’isola di fronte a Rio che produrrà energia per le strutture olimpiche.
Daniele Marucco