Il commento del direttore
Remo Vangelista
"La questione dei 'cieli sicuri' non va ridotta alle liste dei buoni e dei cattivi: occorrono criteri rigorosi in base ai quali chi è in regola vola e chi non lo è resta a terra". Sono parole queste del vice ministro dei Trasporti, Mario Tassone, intervenendo sulla questione "bollino blu" da apporsi ai voli garantiti come sicuri. "L'Enac - spiega Tassone - sta certamente svolgendo un buon lavoro, ma ora c'è bisogno di un'attenzione sempre maggiore da parte del Governo in termini complessivi, al fine di garantire all'Ente regolatore dell'Aviazione Civile certezza di risorse. Nello specifico, il problema del 'bollino blu' puo' considerarsi un dato che ha valore commerciale: la questione nodale, in realtà, è rappresentata dalla sicurezza di tutti i vettori. Evidentemente - ha sottolineato Tassone - c'e' bisogno di un aggiornamento normativo a livello internazionale ed europeo, con i conseguenti adeguamenti tecnici, e l'accertamento rigoroso, e non solo cartaceo, della sussistenza di tutti i parametri che garantiscono la sicurezza dell'aeromobile. Tali accertamenti devono essere la 'conditio sine qua non' di autorizzazione all'operativita'. L'obiettivo e' quello di evitare su base mondiale che operino quegli aerei e quei vettori non inseriti nell'elenco di sicurezza. In realta', i cieli del mondo non devono essere trasformati in una grande lavagna su cui c'è l'elenco dei buoni e dei cattivi. Tutti i vettori validi ed in regola devono volare; gli altri - conclude Tassone - devono restare obbligatoriamente a terra"