I retroscena dei networkGrandi manovre d’estate

Non esistono acque calme quando si parla di distribuzione turistica. Il mondo delle agenzie di viaggi si sta muovendo rapidamente, forse anche alla ricerca di una conformazione più ‘europea’.

L’ultimo caso riguarda due aziende che mantengono ancora una distanza rispetto ai big player italiani. Ma la notizia del passaggio del (quasi) neonato Enjoy My Travel Network nelle mani di Kkm Group non è passata inosservata. Ma si tratta in realtà dell’ultima di una serie di operazioni che hanno riguardato il mercato. Poche settimane fa era stata la volta dell’approdo di Marsupio in Gattinoni Travel Network. E all’ultima convention Uvet ha parlato chiaramente di un’acquisizione di un player di primo piano del settore. Ma voci di corridoio parlano di altre trattative in corso, anche ai piani alti del networking.

Insomma, i ‘piccoli’ e i ‘grandi’ si stanno muovendo di pari passo. Ma la domanda è: perché proprio tutti in questo momento?

Uno scenario competitivo
Per comprenderlo bisogna innanzitutto guardare la recente cronaca del mondo turistico. I ‘falsi allarmi’ di sbarchi in Italia di grandi player stranieri hanno fatto parlare il settore più di una volta, senza che per ora si sia mai concretizzato nulla. Ma l’arrivo dall’estero di un ‘big’ in grado di cambiare gli equilibri è probabilmente solo questione di tempo.

Così, molti probabilmente si stanno attrezzando. E per due motivi opposti: alcuni di loro per poter contare su una potenza di fuoco in grado di tenere testa all’eventuale big player in arrivo. Qualcun altro, invece, potrebbe addirittura voler preparare un ‘pacchetto’ appetibile per un eventuale acquirente.

Il valore della biglietteria
Ma il discorso non può limitarsi a questo. Ci sono anche altri elementi che giocano la loro parte. E per comprenderli bisogna di nuovo prendere le mosse dalla vicenda Kkm-Enjoy.

Uno dei punti chiave dell’operazione, infatti, è il rafforzamento della biglietteria aerea. Un segmento dove le regole stanno cambiando molto rapidamente e che continua a rappresentare una chiave di volta per l’intera industria turistica.

Il futuro, in altre parole, è dei consolidatori, ovvero di soggetti in grado di poter trattare con le compagne aeree per ottenere l’accesso a tutte le tariffe e, soprattutto, a remunerazioni che vadano oltre lo zero virgola di commissione standard.

Del resto, se si guarda allo scenario mondiale anche il mondo delle agenzie di viaggi italiane è incredibilmente parcellizzato rispetto alle economie del Vecchio e del Nuovo Continente.

Tutti i recenti movimenti nascono probabilmente un trend comune: per poter competere sul mercato la distribuzione italiana deve assumere una nuova conformazione.

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