Il commento del direttore
Remo Vangelista
Continua la querelle tra Ryanair e le Ota. E questa volta il vettore incassa una vittoria: l’Alta Corte irlandese ha infatti emesso una sentenza che dichiara “illegale” la pratica dello ‘screen scraping’ adottata da diverse agenzie online.
Si tratta di un’operazione di data mining molto diffusa nel mondo web, che solitamente consente alle piattaforme di estrapolare dati su altre realtà - spesso competitor - simulando la navigazione di un utente. E che, secondo le accuse della low cost guidata da Michael O’Leary, nel caso delle Ota andrebbe anche oltre, attraverso la prenotazione di posti ed extra mediante falsi account, al fine di rivendere questi servizi a tariffe più alte.
Secondo quanto contestato da Ryanair - riporta Uk Aviation News - ai passeggeri verrebbero così addebitati costi maggiorati del 200% per extra come bagagli e imbarco premium.