Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il sodalizio tra Marriott e Starwood è ancora tutt’altro che definitivo. Nonostante l’ultima offerta del colosso Usa, confermata con un comunicato congiunto dei due gruppi, il consorzio cinese Angbang potrebbe ancora calare un asso e conquistare Starwood. E i motivi potrebbero esserci.
Il ceo di Marriott Arne Sorenson, in un'intervista pubblicata su Skift.com, ha alzato il velo sui programmi previsti per il futuro di Starwood, i quali porterebbero quest’ultimo a diverse rinunce. Al sicuro rimarrebbero i brand “St. Regis, W Hotels, Element e Aloft”, mentre più incerto sarebbe il futuro di The Luxury Collection e Sheraton. Il primo potrebbe essere incorporato nel marchio Autograph Collection by Marriott. Una manovra molto delicata, visto che Starwood sta debuttando proprio con questo brand a Cuba e le tre strutture de L’Avana potrebbero non gradire il cambiamento.
La tagliola potrebbe abbattersi invece sul secondo, Sheraton. Nonostante il piano di rilancio avviato da Starwood, Sheraton 2020, Marriott non sembra confidare molto nella ripresa del brand e molti hotel potrebbero essere ‘rebrandizzati o declassati’.
Ma non sarebbero solo i marchi a essere oggetto di cambiamento. Il ceo prevede tagli ‘ai piani alti’ e grandi manovre per la cessione di una buona fetta del patrimonio di real estate di Starwood per un totale di 4 milioni di dollari.