Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un profondo mutamento nelle abitudini dei viaggiatori, che va a incidere sulla distribuzione della domanda premiando la bassa stagione: il caro prezzi sta modificando lo scenario di mercato e occorre stare al passo con questa evoluzione.
A confermarlo è il general manager di Tour2000AmericaLatina, Marino Pagni, che segnala come oggi ci si trovi ad affrontare criticità nuove. “In primis – spiega il manager - il costo dei voli è aumentato su quasi tutte le destinazioni e questo ha un impatto diretto sulla spesa media e sulle abitudini di viaggio: le persone sono più attente e valutano con più cautela quando partire. I periodi tradizionali come l’estate o i ponti primaverili, che una volta rappresentavano il picco della domanda, oggi registrano un calo. I prezzi più alti scoraggiano le partenze, mentre crescono le richieste in bassa stagione: il traffico si distribuisce in modo più omogeneo lungo tutto l’anno, segno di come il viaggiatore continui a cercare esperienze di valore, ma in periodi più accessibili”.
Alcune destinazioni, inoltre, stanno soffrendo più di altre. “È il caso di Cuba, per noi storicamente molto importante, che oggi fatica a decollare a causa della mancanza di una comunicazione chiara e positiva. L’immagine percepita è confusa e questo frena la domanda. Tuttavia, chi sceglie ancora di partire ne rimane entusiasta: il Paese è accogliente, ricco di fascino e il nostro staff in loco garantisce un’assistenza di altissimo livello. Notiamo poi una forte crescita nei viaggi di gruppo e nei mviaggi di gruppo con accompagnatore dall’Italia. Queste formule garantiscono sicurezza, contenuto esperienziale e assistenza continua: elementi che oggi fanno davvero la differenza”.
Il rapporto diretto tra tour operator e compagnie aeree “si è fortemente ridimensionato. Oggi gran parte delle operazioni si gestisce online, tramite sistemi automatici e algoritmi dinamici che stabiliscono le tariffe in tempo reale, rendendo complessa la pianificazione di gruppi numerosi: i prezzi salgono rapidamente e la disponibilità è spesso limitata. Inoltre, l’automazione nei processi - dal check-in alla documentazione - può generare difficoltà per chi viaggia da solo o non è abituato. Per questo crescono le richieste di tour con accompagnatore dall’Italia: garantiscono sicurezza, supporto e un’esperienza più fluida in ogni fase del viaggio”.
Quanto alla curva del booking, spesso secondo Pagni segue dinamiche imprevedibili. “Per i viaggi di gruppo, si lavora con largo anticipo, anche fino a un anno prima della partenza. Al contrario, per i viaggi individuali – soprattutto in estate – le richieste arrivano sempre più sotto data, da due mesi fino a soli 15 giorni prima. Questa polarizzazione impatta fortemente sulla programmazione e sulla disponibilità, rendendo necessaria una grande flessibilità operativa da parte del tour operator”.
Malgrado tutte queste difficoltà, Pagni resta ottimista: “Stiamo registrando una crescita generale di fatturato, trainata in particolare dalle destinazioni storiche come Argentina, Perù e Brasile. Quest’ultimo è in forte ascesa anche grazie alla nuova programmazione con tour in Amazzonia, molto apprezzati. Il valore medio pratica è in netto aumento, anche a causa del generale rincaro dei prezzi”.