Fenzl, The Originals: “Ecco perché credo nella ripresa italiana”

La pandemia non lo spaventa. Alessandro Fenzl, country manager per l’Italia di The Originals Human Hotels & Resorts (nella foto), spiega perché il gruppo francese di oltre 500 albergatori indipendenti ha scelto proprio il nostro Paese per proseguire un disegno di espansione internazionale che dura ormai da due anni.

"L'hotel deve saper uscire dall'anonimato"
La crisi che ha colpito tutta l’Europa, e che sta picchiando duro anche sull’Italia porterà con sé un’inevitabile scrematura tra sommersi e salvati. Chi saranno questi ultimi? "Tutti coloro  rispinde Fenzl - che avranno la forza per uscire dall’anonimato offrendo personalità, servizio ed esperienze”.

Valori che The Originals Human Hotels & Resorts ha fatto suoi fin dalla sua origine: “Agli albergatori - spiega Fenzl - offriamo un modello cooperativo, flessibile: restano indipendenti e acquistano quote della cooperativa, secondo una formula tipicamente francese. Al contrario del classico franchising noi non imponiamo standard rigidi, ma scegliamo le strutture in base alla qualità di un’accoglienza che sa porre il cliente al centro”.

Gli imprenditori, dunque, possono entrare a far parte di un grande gruppo con una piattaforma centralizzata senza bisogno di pesanti investimenti per adeguare il loro hotel agli standard di catena.

Le new entry
Due le new entry italiane: l’Arca Street Art Hotel di Spoleto e la Masseria Stali a Caprarica di Lecce, in Puglia. Il primo entra a far parte della linea The Originals City, il secondo in quella The Originals Relais.

“L’Italia - continua Fenzl - vanta una miriade di strutture particolari, che garantiscono esperienze e contatto umano. Caratteristiche in linea con la nostra filosofia. Inoltre, è inutile negarlo, il Belpaese è sempre al centro dei sogni dei clienti europei, francesi in primis: tutti aspettano la ripartenza e l’Italia sarà tra le prime destinazioni a beneficiare del rimbalzo”.

La sfida delle città
La campagna italiana di The Originals, dunque, è destinata a continuare: “Stiamo guardando a strutture cittadine a Roma e Firenze - anticipa Fenzl -, anche se l’albergo di città solitamente è più strutturato e standardizzato, ha meno bisogno del gruppo. La sfida, allora, è trovare boutique hotel anche nelle grandi città d’arte”.

Intanto, però, si sta facendo strada anche un altro modello di soggiorno: quello offerto dagli aparthotel, “i residence con servizi alberghieri - spiega Fenzl - che piacciono soprattutto in un periodo come questo, perché garantiscono autonomia e indipendenza: negli ultimi due mesi abbiamo ricevuto numerose richieste per questa tipologia di soggiorno”.

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