Lavoro nel turismo: aumentano le assunzioni, ma a tempo determinato

I numeri dell’Osservatorio sul mercato del lavoro, pubblicati nel report Inps, non lasciano spazio a dubbi: turismo e ristorazione si confermano settori chiave per l’economia del nostro Paese. Il dato più emblematico riguarda il settore dell’alloggio e della ristorazione: tra marzo 2019 (ultimo rilevamento pre-pandemico) e marzo 2025 si registrano 342mila assunzioni in più.

Un segnale rivelatore di come il turismo sia tornato a correre dopo un triennio di chiusure, anche se la medaglia ha un lato negativo. Anche se il numero delle assunzioni è più alto, infatti, la maggior parte dei nuovi rapporti di lavoro in alloggio e ristorazione è però a tempo determinato, con una forte incidenza di contratti stagionali e part-time. Questo, spiega quifinanza.it, significa che, se da un lato i dati certificano la vivacità del settore, dall’altro occorre lavorare sulla stabilizzazione, per non alimentare il precariato in Italia.

Nonostante l’aumento delle assunzioni, poi, resta per molte imprese la difficoltà a reperire lavoratori. Tra le figure più ricercate cuochi, camerieri, receptionist, guide turistiche, figure specializzate nell’accoglienza, ma anche professionisti in grado di gestire la presenza online e le prenotazioni digitali.

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