Le cifre della ripresa, Demoskopika: “Oltre 92 milioni di arrivi sul territorio italiano”

Il 2022 sarà ancora un anno all’insegna del turismo interno. Le previsioni del presidente Enit Giorgio Palmucci sono destinate a essere suffragate dai numeri dell’istituto di ricerca Demoskopika, che quantifica in 30 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza per i prossimi mesi, con oltre 9 milioni che hanno già prenotato ma 9 su 10 che sceglieranno di rimanere entro i confini nazionali.

Una stima, quella dell’istituto, rilevata sulla base dell’imposta di soggiorno ricavabile dal sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (Siope) e delle recenti previsioni dell’Istat.

Incoming corre ancora inferiore al 2019
In totale si stimano quasi 343 milioni di pernottamenti tra italiani e stranieri sul nostro territorio e poco più di 92 milioni di arrivi. Cifre interessanti, che infatti se confermate faranno segnare un più 35% delle presenze rispetto allo scorso anno, mentre gli arrivi dovrebbero essere il 42% in più sul 2021. Nonostante tutte le difficoltà la ripresa, dunque, è in atto, anche se Demoskopika rileva come il settore sia ancora al di sotto dei risultati registrati nel 2019, con un -21,4% di presenze e un -29,6% di arrivi. Altro segnale positivo riguarda la spesa turistica: 26 i miliardi di euro previsti, con una crescita di 11,8 punti percentuali sul 2021.

Niente viaggi per 11 milioni di connazionali
Passando, invece, alle note negative occorre evidenziare come ben 11 milioni di italiani si siano detti obbligati a rinunciare alle vacanze, il 10% dei quali per timore degli effetti della guerra in Ucraina e l’8% per il persistere del Covid e delle sue varianti.

Colpisce, infine, il 13% degli italiani che non ha programmato la villeggiatura con la famiglia dichiarando un peggioramento della condizione economica familiare rispetto allo scorso anno.

Se a prevalere è sempre la scelta della vacanza al mare, indicata da ben il 57% degli italiani, quasi uno su 4 (23%), opta per la vacanza natura. Nel dettaglio, la scelta della tipologia di vacanza in montagna è rappresentata dal 10% del campione che ha dichiarato l’intenzione di andare in vacanza, modalità di risposta immediatamente seguita dal 9% che opta per la villeggiatura in campagna. A livello territoriale le regioni che cresceranno di più sono il Piemonte con 12,8 milioni di pernottamenti (+56,7%) e 4,3 milioni di arrivi (+66,3%) e il Trentino-Alto Adige con 46,4 milioni di presenze (+53,5%) e 11,3 milioni di arrivi (+31,8%). A seguire Campania, Veneto e Lombardia.

Il turista consapevole
Ma l’indagine rivela, oltre ai numeri, le tendenze di un turismo che sta radicalmente cambiando forma, allontanandosi dalle mete più blasonate e affollate per ricercare un contatto diverso con l’ambiente. “Il turismo come lo abbiamo conosciuto fino a qualche tempo fa - sostiene il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio - è probabilmente, se non definitivamente, in letargo. In questa direzione, il sistema ha necessità di subire una profonda trasformazione in chiave di sostenibilità per rispondere adeguatamente ai nuovi comportamenti di acquisto dei turisti generati dall’emergenza pandemica. Gli individui, al momento della scelta della vacanza - precisa ancora il presidente - prestano sempre maggiore attenzione al rispetto delle comunità locali, all’interesse di vivere esperienze uniche immersi nella cultura e nella specificità dei territori, di evitare le destinazioni più note per non contribuire al fenomeno dell’overtourism, di preservare il patrimonio locale. In altri termini, l’emergenza pandemica ha alimentato, in chiave moltiplicativa, l’affermazione sul mercato del turista sostenibile”. S. G.

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