Venezia, albergatoricontro l’Unesco: “Monito ingeneroso, ecco le nostre idee”

"Il monito dell’Unesco va tenuto presente per la sua importanza, ma lo trovo ingeneroso per la parte in cui si critica l’assenza di politiche di sostenibilità, perché molto si è fatto. Cito il Mose, ma anche tutte le iniziative che il Comune di Venezia sta adottando”. così Claudio Scarpa, direttore di Ava, l’Associazione Veneziana Albergatori, commenta il richiamo dell’Unesco sulla fragilità della città che, secondo l’organizzazione delle Nazioni Unite, andrebbe inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità a rischio.

Le proposte per tutelare la città
E proprio dall’associazione albergatori di Venezia arriva una doppia proposta. La prima, dividere il turismo ‘mordi e fuggi’ da quello di chi prenota con anticipo per una vacanza più lunga. “Occorre gestire il turismo - dice Scarpa, intervistato da Antenna 3 -. Abbiamo detto che sono circa 30 milioni i turisti che giungono, ma per la gran parte, circa i due terzi, si tratta di turisti pendolari che arrivano dalla mattina alla sera, con bassa spesa pro capite e poi un alto costo per la collettività dal punto di vista della sostenibilità, ma anche della gestione”.

La seconda proposta, ripescata dal cilindro di quelle risalenti a fine anni ’90, è più che mai attuale: rendere Ztl l’intera area di Piazzale Roma: “Chi dorme in città a qualsiasi titolo, non solo i turisti ma chi vive, lavora o studia a Venezia - spiega il direttore - ha diritto a entrare a Piazzale Roma, che è la principale porta d’ingresso alla città, attraverso il Ponte della Libertà. Gli altri si devono fermare sul terminal sulla gronda lagunare e devono essere trasportati in città attraverso entrate secondarie”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana