L’Uzbekistan riapre gradualmente ai flussi dall’estero

Dallo scorso 15 marzo è stata introdotta una nuova procedura per l'arrivo di cittadini uzbeki e stranieri in Uzbekistan. Da quella data infatti è stata annullata la procedura che prevedeva test rapidi per l'antigene al coronavirus negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e nei punti di confine.

Anche l’obbligo della quarantena dopo l’ingresso del Paese non è più in vigore. Questa decisione è stata presa dal Governo al fine di migliorare le procedure per i cittadini che arrivano nel Paese e sostenere il potenziale turistico dell’Uzbekistan.
Secondo la nuova procedura, i cittadini che arrivano in aereo o in treno devono fornire un certificato con esito negativo al superamento di test Pcr per il coronavirus, effettuato non prima di 72 ore dalla data di volo. I risultati dei test devono essere in inglese o russo.

In assenza di un certificato, i visitatori possono comunque eseguire un test rapido per l'antigene del Covid-19 in cliniche e laboratori speciali ai valichi di frontiera. I visitatori saranno ammessi in Uzbekistan solo con esito negativo.

Commenta Luca Nardoni, marketing manager di Gs Air: “Il numero di nuovi contagi giornalieri da Covid-19 in Uzbekistan è in costante diminuzione. Nonostante ciò, le autorità uzbeche proseguono in un’attenta analisi della situazione e sono pronte a rivedere le misure se l’attuale miglioramento della situazione epidemica non dovesse proseguire. Siamo quindi speranzosi che, anche grazie alla campagna di vaccinazione in Italia, presto si potrà tornare a visitare questo meraviglioso Paese”.

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