Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Tia riafferma l'esigenza di creare una campagna di marketing internazionale per gli Usa e fa il primo passo creando il "Progetto Apollo". 500 mila dollari lo stanziamento iniziale, che però dovrà essere solo la base su cui far convergere le risorse del privato, previste in 5 milioni di dollari. "Non è un fondo, ma un fondo per creare un fondo" ha spiegato Roger Dow, Ceo della Tia. La campagna serve perché "nonostante il mercato del turismo e la sua economia abbiano ripreso forza, e i numeri record verso gli Usa lo dimostrano, perdiamo comunque quote di mercato. E ogni punto di share che gli Usa perdono nei confronti delle altre destinazioni significano 150 mila posti di lavoro e 2 miliardi di dollari all'anno di mancati introiti". Chiude però l'ufficio di Londra della Tia. "Due persone non potevano fisicamente seguire un mercato vasto e complesso come quello europeo. Gli altri uffici Tia, Brasile e Giappone, non chiuderanno" ha detto Dow