Il commento del direttore
Remo Vangelista
L'ambiente antartico sarà protetto da nuove leggi che costringeranno chi inquina a risanare o a pagare per tutte le contaminazioni causate. Lo riferisce l'agenzia di stampa Reuters dopo che 45 Nazioni riunite a Stoccolma per il 28° meeting sul Trattato dell'Antartide (il 28th Antarctic Consultative Meeting), sotto la spinta della Svezia (che ospita e presiede) hanno convenuto che aziende e organizzazioni debbano esser giudicate responsabili qualora lascino petrolio nell'ambiente o causino qualche altro danno a quello che è il quinto Continente della Terra per estensione. "Chi causi un'emergenza ambientale in Antartide dovrà farsi carico del ripristino delle condizioni di normalità; altrimenti lo farà qualcun altro, che però presenterà il conto al responsabile" è la sintesi espressa dal neozelandese Don Mackay, a capo del gruppo di lavoro. Ormai i turisti che visitano l'Antartide sono 30.000 circa ogni anno - assai più degli scienziati - e il loro numero è previsto in aumento costante. Con questo accordo tanto le compagnie che organizzano tour nell'area, quanto le spedizioni scientifiche lì dirette, saranno soggette a regole assai più restrittive, tese a evitare disastri ambientali e ad assicurare operazioni di efficace bonifica in tempi rapidissimi. Adesso, come riportato da fonte Ice, si attende la ratifica a livello nazionale dell'accordo in questione