Il commento del direttore
Remo Vangelista
A Coruña e Santiago de Compostela sono tra le ultime città spagnole ad aver annunciato l’introduzione di una tassa di soggiorno; ma l’elenco delle località che recentemente hanno optato per questo tipo di imposizione fiscale è lungo.
A tirare le somme è preferente.com, che riporta come A Coruña abbia approvato la misura a partire da settembre, con tariffe da 1 a 2,25 euro a persona per notte; le compagnie di crociera, tuttavia, saranno esentate fino al 2026.
A Santiago de Compostela la misura entrerà in vigore il 1° ottobre, con prezzi simili per le strutture ricettive e potrà essere applicata solo per un massimo di cinque giorni; ma ci saranno esenzioni per minori, persone con invalidità dal 65% e chi viaggia per motivi di salute.
Anche Vigo prevede la tassa di soggiorno, con tariffe da 1 a 2,5 euro fino a un massimo di 5 giorni. Toledo, invece, ha optato per una tassa rivolta solo ai turisti che arrivano in autobus senza soggiornare in città.
I Paesi Baschi stanno lavorando all’introduzione del balzello a partire dal 2026 in tutto il territorio, con tariffe standard da1 a 6 euro a notte.
Barcellona invece avrebbe intenzione di aumentare arrivano a una tariffa compresa tra 10 e 15 euro a notte dal 2029.