Il commento del direttore
Remo Vangelista
Nei primi nove mesi dell’anno la Grecia ha superato i 20 miliardi di euro di entrate turistiche. Un traguardo che sottolinea l’appeal del Paese nel novero delle destinazioni europee, ma che nasconde una criticità: la diminuzione della spesa nell’ultimo scorcio dell’estate.
Una tendenza che, però, non riguarda l’Italia. Se a settembre le entrate turistiche sono diminuite del 3,6%, nonostante gli arrivi siano aumentati allo stesso ritmo, il nostro Paese fa eccezione. A settembre, infatti, i turisti italiani in Grecia hanno speso, in media, il 42,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2024. Bene anche la Francia, la cui spesa nel mese è salita di 20 punti percentuali.
All’opposto la Germania, da tempo il motore turistico più affidabile della Grecia, ha visto la sua spesa di settembre crollare del 28,3%. Le entrate dai Paesi dell’Ue sono diminuite del 10,2% nel mese, mentre al di fuori dell’Unione europea gli americani hanno speso in Grecia il 19,5% in meno, un calo attribuito dagli analisti alle fluttuazioni valutarie e alle preoccupazioni sui costi di viaggio. I viaggiatori britannici, tuttavia, hanno registrato un aumento della spesa del 27,4%, rafforzando la posizione del Regno Unito come secondo mercato di origine per la Grecia.