Lo show-room dei viaggi:l’evoluzione dell’agenzia

C’è un argomento che, più di molti altri, si rincorre tra i corridoi del turismo. Più dell’impatto delle prenotazioni online (ormai chiaro a tutti), più ancora delle tasse di soggiorno o dei balzelli vari. È il tema, per certi versi, più ‘vecchio’ nella breve storia del turismo organizzato: è l’agenzia di viaggi.

C’è stato un tempo in cui l’agenzia era, sostanzialmente, un ufficio. Lo manifestava nell’arredamento (scrivania, documenti, terminali) e anche negli orari (dal lunedì al venerdì). Poi, un poco per volta, è evoluto in direzione del negozio. Ma, troppe volte, senza molta convinzione, tanto da trasformarsi in una sorta di ibrido. Negli ultimi anni, però, va affermandosi un altro modello: quello dell’atelier, o meglio dello show-room. Un luogo di incontro orientato all’acquisto, dove soffermarsi senza fretta, iniziando a ‘pregustare’ il prodotto da acquistare. Soprattutto, uno spazio libero dove girare a proprio piacimento.

I modelli a confronto
È questa la direzione in cui si sono mosse, ad esempio, le nuove agenzie Coop, con un’area accoglienza posta prima delle scrivanie.

Ma l’evoluzione dell’agenzia di viaggi passa necessariamente anche dalla tecnologia. E anche nell’era delle vendite online, Msc Crociere rilancia sui punti vendita fisici, segno di come la distribuzione ‘classica’ sia ancora un riferimento fondamentale per il turismo organizzato. La compagnia ha infatti presentato a TTG Incontri, negli scorsi giorni, il nuovo Concept Msc Store, che mette a disposizione delle agenzie due Kit: il primo (Master) offre complementi d’arredo per l’agenzia, mentre il secondo (Admiral) oltre all’arredamento offre anche strumenti tecnologici come i Vr points per la realtà virtuale.

Oltre i confini
All’estero, invece, ci pensa Tui a cambiare la vendita dei viaggi, con l’agente virtuale. Come racconta travelmole.com, il colosso del travel ha presentato il prototipo di ‘Destination You’, un sistema che seleziona la vacanza ideale per il cliente basandosi sul riconoscimento facciale, o meglio sulle reazioni alle diverse immagini proiettate su uno schermo. Un sistema che, ammette la stessa azienda, serve innanzitutto ad aggiungere “un po’ di divertimento” al processo di vendita.

Da non dimenticare, inoltre, l’agenzia ipertecnologica annunciata da Thomson lo scorso anno. Un vero e proprio ‘store del futuro’ con touch screen, mappe virtuali e area self service per stampare documenti e carte d’imbarco.

Tutti esempi che fanno capire come l’agenzia stia passando un momento di profonda trasformazione. Ma sia assolutamente viva, vegeta e pronta a lanciarsi verso il futuro.

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