Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una “ricerca di ottimizzazione dei centri di servizio”: così Carlson Wagonlit Travel, contattata da TTG Italia, motiva le recenti decisioni dell’azienda per quanto riguarda l’impegno in Italia.
È di ieri, infatti, la notizia della decisione di chiudere, dopo le sedi di Firenze, Bologna e Padova, anche quella di Torino. Con riferimento al presidio piemontese, l’azienda precisa: “Confermiamo che abbiamo cominciato a parlare con i sindacati, ma ovviamente, fino a che non saranno concluse le trattative, non possiamo rilasciare commenti”.
Carlson Wagonlit Travel, inoltre, nega un disimpegno sull’area della Penisola: “Precisiamo che Cwt continua a investire con determinazione in Italia” aggiunge l’azienda, sottolineando però “le nuove necessità richieste dalla digitalizzazione in un’ottica di omnicanalità”. E prosegue: “A questo proposito, stiamo anche investendo sia in formazione che in strumenti di lavoro per un’ulteriore qualificazione professionale degli operatori basati in Italia”.
Inoltre, Cwt afferma di aver incrementato il personale globale, nell’ultimo anno, dell’1%, ricordando però che, alla luce della trasformazione digitale, “anche il numero e le capacità del nostro personale devo continuare a evolvere nel tempo per riuscire a rispondere alle esigenze dei clienti”.
In definitiva, l’azienda conferma l’importanza del bacino della Penisola: “Siamo molto fiduciosi e impegnati sulla crescita nel mercato italiano che rimane un mercato strategico per Cwt”.
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