Agenzie e privacy/3Gdpr: Travel Advisor lancia il servizio per gestire i consensi

Terza puntata per il viaggio di TTG Italia verso il debutto del Gdpr, ovvero le nuove norme in tema di privacy. Oggi vi presentiamo una soluzione progettata ad hoc per le agenzie di viaggi.

Si chiama Omologos, “dalla parola greca che significa ‘concorde’”, come spiega l’esperto di It Andrea Aimone. E promette di offrire un servizio che, tra pochi giorni, diventerà essenziale per le agenzie: l’acquisizione e la gestione dei consensi al trattamento dei dati da parte dei clienti in linea con quanto previsto dall’ormai famoso Gdrp.

Il servizio viene offerto da Team Cloud Srl, la stessa società cui fa capo Travel Advisor. Ed è proprio l’amministratore Davide Valpreda ad annunciare: “Proponiamo un servizio dedicato al mondo travel per soddisfare le esigenze relative all’acquisizione dell’adesione al trattamento dei dati”.

Il progetto svelato al mercato
Omologos è stato presentato per la prima volta ieri pomeriggio in un evento a Torino, ma sono in programma altri appuntamenti in diverse città d’Italia: l’elenco è disponibile sul portale di Travel Advisor.

La nascita del progetto è strettamente legata a Hoppete, il tour operator di Innovenia, di cui Valpreda è amministratore delegato. “Il problema della gestione dei consensi al trattamento dei dati è nato proprio per il t.o. - spiega il manager -. Progettando il sistema con Andrea Aimone ci è venuta l’idea di pensare a un servizio che potesse essere utilizzato anche da altre aziende del settore travel”.

La gestione dei consensi
In sostanza, ciò che il sistema offre e una modulistica in linea con le richieste di legge e una archiviazione dei consensi forniti dai clienti che risposta ai requisiti di legge. “Omologos sfrutta un meccanismo simile a quello dell’ormai famosa blockchain, anche se di fatto non lo è”, spiega Aimone.

In sostanza si tratta di conservare e ‘stoccare’ i dati su diversi database su diverse macchine. Ogni database replica esattamente gli altri e, contemporaneamente, ne conosce il tempo reale la situazione. In altre parole, i dati non rischiano di essere persi (perché ne esistono sempre diverse copie) e in più è possibile sapere in tempo reale se uno dei database è corrotto o se c’è stato uno dei famosi ‘data breach’, ovvero la perdita dei dati che, secondo il Gdpr, il titolare del trattamento deve immediatamente segnalare.

“Quello che facciamo, in definitiva, è ‘blindare’ le agenzie - aggiunge Valpreda - per quanto riguarda il Gdpr”.

Francesco Zucco

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