Gattinoni, Fto: “Il turismo organizzato decisivo per crescita e sostenibilità”

Franco Gattinoni (nella foto), presidente di Fto, interviene a difesa del turismo organizzato dopo le notizie di questi giorni, dal ticket di ingresso a Venezia alla questione che ha coinvolto a Roma gli stalli per i bus turistici, fino all’ultima notizia della direttiva pacchetti che vede le agenzie coinvolte in prima persona nei rimborsi dei trasporti.

“I numeri in grande crescita del turismo italiano devono spingerci a raccogliere al meglio la sfida di contemperare l’espansione del settore con la sostenibilità economica, sociale e ambientale. Su questo fronte la filiera del turismo organizzato è l’alleato migliore del sistema Paese” dice Gattinoni.

“Prendiamo la vicenda del ticket di ingresso a Venezia. Noi orientiamo i flussi verso nuove destinazioni meno conosciute e contribuiamo alla destagionalizzazione. Facciamo leva sulla programmazione e vendiamo il prodotto Italia in tutto il mondo, intercettando in anticipo i trend globali di mercato. Contro l’overtourism e il ‘mordi e fuggi’ le agenzie di viaggi lavorano per alzare le permanenze e per favorire i big spender, dunque a beneficio delle qualità”.

Altro tema è quello dei bus turistici. “Ecco perché chiediamo, ad esempio, di non discriminare le aziende di bus turistici che alleggeriscono il traffico dei mezzi privati. Bisogna consentire loro una corretta operatività attraverso una regolazione chiara e stabile degli accessi e dei transiti nelle località turistiche. E sempre in tema di gestione dei gruppi – aggiunge il presidente Fto – stiamo lavorando con le istituzioni di riferimento per una semplificazione delle procedure di affidamento dei viaggi di istruzione che generano flussi costanti fuori dai periodi di picco”.

Una parola Gattinoni la vuole dire anche sul turismo outgoing. “Ricordiamoci che il turismo è bidirezionale e contano molto anche i movimenti degli italiani che vanno fuori. Secondo i dati Iata, ad esempio, l’outbound extra Ue è stato pari al 47% nel 2019 ed è al 46% nel 2023, dunque vicino alla parità con l’inbound. I viaggi all’estero incidono sulla sostenibilità delle tratte aeree e non è trascurabile la spesa dei connazionali prima di partire, basti pensare allo shopping dedicato e alla fruizione dei servizi aeroportuali. Ecco perché chiediamo sempre la giusta considerazione: il turismo organizzato è in grado di esaltare i lati positivi della crescita del comparto – conclude Gattinoni – riducendo inconvenienti ed esternalità negative”.

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