Anche Torino fa il suo ArtBonus per recuperare il patrimonio culturale

È Torino la prima città ad attuare l'Art Bonus, grazie a una delibera che favorirà il mecenatismo culturale.

La Giunta comunale ha, infatti, approvato un piano di manutenzione e recupero del patrimonio storico-culturale cittadino, che sarà attuato attraverso un credito d'imposta al 65 per cento, che sarà determinato dal versamento da parte dei cittadini del 15 per cento del loro reddito imponibile.

Nello specifico, l'operazione consentirà al Comune di Torino di poter intervenire su due fronti: manutenzione, protezione e restauro di beni culturali cittadini, che interesserà, per esempio, il tempio della Gran Madre, il mausoleo della Bela Rosin, l'ex cimitero San Pietro in vincoli, il Conservatorio Giuseppe Verdi, circoli didattici e gruppi monumentali e la Cittadella.

Ma anche interventi a sostegno degli istituti e dei luoghi pubblici della cultura, che riguarderanno in particolare le biblioteche civiche, l'archivio storico, il Museo Pietro Micca e il Museo Torino.

Le modalità saranno comunicate a breve, ma al momento la giunta fa sapere che ogni cittadino dovrà comunicare a quale causa destinare la donazione.

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