Il commento del direttore
Remo Vangelista
Nella notte di ieri il Governo ha approvato un nuovo decreto, definito decreto Covid, che anticipa il prossimo Dpcm, che vedrà la luce nelle prossime ore e entrerà in vigore a partire dal 4 dicembre.
Il decreto Covid approvato questa notte, composto di 2 soli articoli, ha in realtà 2 soli obiettivi: quello di definire linee univoche per tutto il territorio nazionale per le vacanze natalizie e quello di dare la possibilità al prossimo Dpcm di avere una durata più lunga, di 50 giorni anziché 30.
Le feste natalizie
È evidente che il pullulare di decreti ingenererà non poca confusione, ma i punti fermi di questo provvedimento natalizio sono: il blocco della mobilità fra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, a prescindere che esse siano rosse, arancioni o gialle.
Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà anche vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una regione o provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e il 26 dicembre 2020 e il primo gennaio 2021, invece, saranno vietati anche gli spostamenti tra comuni diversi.
Tutto questo salvo situazioni di necessità: ed è proprio sull'interpretazione di queste eccezioni che è ancora aperto il dibattito con le Regioni. Così come sulle misure di dettaglio, come quella di far chiudere i ristoranti degli alberghi la notte del 31 dicembre o sulle deroghe alla quarantena per chi rientri dall'estero.
Le altre chiusure o aperture, dalle scuole agli orari delle attività commerciali, sono rimandate al prossimo Dpcm, che arriverà comunque domani.