Touring Club, estate positiva: il 91% della community pronta ad andare in viaggio

Svolta in positivo l’estate italiana: i nostri connazionali sembrano, infatti, sempre più intenzionati in questa estate 2021 a prendersi un periodo di vacanza lontano da casa. Almeno questo risulta al Centro Studi del Touring Club Italiano, che ha voluto sondare la sua community sulle intenzioni di viaggio per la summer.

Il 91% degli appartenenti alla community è intenzionato ad andare in vacanza quest’estate, mentre solo un 9% rinuncerà perché non intravede ancora le condizioni di sicurezza per viaggiare. Un dato in netto miglioramento rispetto alla scorsa estate, spinto dall’alto numero di vaccinati che fanno parte del panel sondato dal Tci. Il 61% dei componenti la community, infatti, ha già concluso le vaccinazioni o sa già quando effettuerà i richiami, quindi non ha problemi a organizzare la vacanza.

La meta preferita
L’Italia resta la meta preferita: il 91% sceglierà una destinazione domestica rispetto a una quota residuale (9%) che andrà all’estero. Se si continua a preferire l’Italia, emerge però una maggior propensione a viaggiare al di fuori della propria regione (78% rispetto al 68% del 2020).

Se il mare resta irrinunciabile in estate (51%), in crescita sia sul 2020 sia sul periodo pre-Covid, si conferma il successo della montagna (25%), anche se in calo rispetto all’anno scorso quando si era attestata al 30%. Si riscontra poi una timida ripresa del turismo urbano (9% rispetto all’8% del 2020 ma ancora lontano dai dati del 2019 quando aveva raggiunto il 23%).

Cambia invece il periodo preferito per la vacanza: ci si concentrerà, infatti, in luglio (36% rispetto al 34% del 2020 e al 30% del 2019) e in seconda battuta in agosto (32% rispetto al 59% del 2020 e al 36% del 2019) mentre la quota di chi sceglie giugno o settembre resta sostanzialmente invariata rispetto al periodo pre-covid.

Se il 2020 è stato l’anno della riscoperta delle seconde case e delle abitazioni di famiglia, il 2021 costituisce un segnale verso un parziale ritorno alla “normalità”: crescono, infatti, le preferenze per hotel e villaggi (39% rispetto al 35% del 2020) anche se sono ancora lontani dai dati pre-pandemia (49%), aumenta l’interesse per gli appartamenti in affitto (25%, percentuale superiore sia al 2020 sia addirittura al 2019).

Cambiano invece parecchio le motivazioni principali del viaggio. Se prima della pandemia la voglia di conoscere e imparare cose nuove costituiva la spinta principale a partire, ora si tornerà a fare turismo soprattutto per staccare la spina (38%) e per curare la propria salute e il benessere psicofisico (17%).

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