Draghi: "Raggiunti gli obiettivi del Pnrr, ora dobbiamo difendere la normalità ottenuta"

“A oggi posso dirlo: abbiamo raggiunto tutti e 51 gli obiettivi del Pnrr”. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha rivendicato, nella sua conferenza stampa di fine anno, i risultati raggiunti dal suo governo in questi difficilissimi mesi di pandemia.

Grazie anche all’accelerazione della campagna di vaccinazione il Paese ha registrato “una crescita di oltre il 6% dell’economia, dopo un calo di quasi il 9% dello scorso anno, ed è ripartita anche l’occupazione. Con questi presupposti - ha aggiunto Draghi - prevediamo che il rapporto tra debito pubblico e Pil cominci a scendere già da quest’anno. Il Governo resta comunque pronto a sostenere l’economia in caso di rallentamento. La sfida principale è quella di far aumentare il tasso di crescita di lungo periodo e risolvere le debolezze strutturali della nostra economia”.

I risultati della lotta al Covid
E parlando della campagna di immunizzazione ha elencato le cifre soddisfacenti raggiunte dall’Italia: “Dall’inizio - ha spiegato - sono state somministrate oltre 106 milioni di dosi; il 13 febbraio l’Italia era l’ultimo tra i grandi Paesi europei per quanto riguarda le prime dosi, oggi l’80 per cento ha ricevuto almeno una dose, più di Gran Bretagna, Francia e Germania. Abbiamo raggiunto tre quarti della popolazione ma la priorità oggi continua a essere quella di vaccinarsi e fare la terza dose”.

"Prenderemo tutte le misure necessarie"
E tornando sulla situazione economica ha sottolineato: “L’Italia, le Regioni, i comuni e il Governo si muovono con determinazione e forza. È importante essere molto allerta perché il processo è lungo e complesso, ma c’è da essere soddisfatti per quanto fatto quest’anno e ottimisti per il futuro”.

Infine, sulla cabina di regia prevista per domani: “Dobbiamo difendere la normalità raggiunta e ciò significa niente chiusure, una scuola in presenza, una socialità soddisfacente. Per farlo, però, dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili”. E non esclude i tamponi anche per i vaccinati “perché nel Green pass c’è un periodo in cui la protezione delle prime due dosi decresce rapidamente e la terza dose non è ancora stata fatta. Allora in questo periodo può essere utile fare tamponi, non lo escludo. Io voglio difendere la normalità ma sappiate: ogni decisione qui è guidata dai dati, non dalla politica, solo dai dati”.

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