I sindacati si mobilitano a sostegno della filiera turistica: in migliaia al flash mob in diverse piazze italiane

Si è appena concluso 'Let’s Restart Tourism, Save jobs, Protect our wealth, Together', flash mob organizzato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per il rilancio di tutta la filiera turistica che ha riunito nelle piazze italiane migliaia di partecipanti.

I sindacati di categoria avevano infatti indetto per oggi una manifestazione che si è svolta in contemporanea a Roma, Venezia, Rimini, Palermo e Cagliari. Al Colosseo il flash mob nazionale.
La mobilitazione nazionale aveva l’obiettivo di spingere sul rilancio del turismo nei comparti dell’accoglienza, dell’organizzazione e dell’intermediazione viaggi, della ristorazione commerciale e collettiva, dei settori termale e balneare, del Mice e dei poli museali e dei luoghi della cultura, messi a dura prova dalla crisi pandemica e sanitaria che ancora continua produrre i suoi effetti, situazione aggravata dalle tensioni geopolitiche scatenate dalla guerra in Ucraina.

“Il Governo – si legge nella nota diffusa dalle sigle sindacati – sembra aver dimenticato che l’industria turistica in Italia rappresentava il 13% del Pil e non si cura minimamente della sorte delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, ridotti allo stremo da due anni di pandemia e adesso ancora una volta solidi fronte a una nuova emergenza internazionale che avrà gravi ripercussioni a livello europeo e mondiale”.

Misure concrete, a reale sostegno della filiera, sono urgenti e inderogabili, per questo le tre sigle sindacali chiedono l’avvio immediato di un confronto con il Governo, per arrivare a “un intervento organico, rapido e risolutivo che permetta di salvaguardare occupazione e professionalità e di tracciare una solida prospettiva per la filiera”.
Auspicando a definizione e la messa in opera di un nuovo modello di turismo sostenibile che punti alla qualità del lavoro e dell’offerta, i sindacati richiamano all’importanza di riferimenti normativi ed economici certi, che passino attraverso il rinnovo e la corretta applicazione dei contratti nazionali di lavoro e a un deciso contrasto alla precarietà delle professionalità impiegate nella filiera.

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