Stato d’emergenza: finiscono oggi i due lunghi anni dell’Italia del Covid

Questa è stata la prima mattina, dopo più di due anni, che l’Italia si è svegliata fuori dallo stato di emergenza dichiarato per la pandemia di Covid.

Il provvedimento era stato assunto, infatti, dal governo Conte il 31 gennaio 2020 e poi prorogato per oltre due anni, fino, appunto, a ieri. A questo atto si sono attribuite, nel corso di questi due anni, quasi tutte le limitazioni alle libertà personali che, dall’epoca del lockdown duro in poi, hanno più o meno complicato la vita degli italiani e bloccato, o comunque fortemente limitato, i movimenti interni ed esterni al Paese.

Non è del tutto così, visto che lo stato d’emergenza emerge dal decreto legislativo del 2018 recante il Codice della protezione civile, e permette di rendere possibili alcune ordinanze volte a disciplinare interventi di soccorsi e prime misure di sostegno, anche laddove la legislazione vigente renderebbe la cosa più difficile o lenta.

Le misure che hanno limitato le libertà personali di ciascuno, insomma, avrebbero potuto essere adottate anche se lo stato d’emergenza non fosse mai stato dichiarato, con gli stessi strumenti con cui sono state prese da marzo 2020 in avanti: decreti legge, legge di conversione, decreti attuativi del Presidente del Consiglio.

Ma tant’è. Dal punto di vista psicologico, la fine di questa esperienza sembra dare una maggiore libertà. Che speriamo serva davvero.

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