Caro bollette e inflazione: ecco il governo Meloni

Non c’è il turismo fra i protagonisti del primo discorso che Giorgia Meloni tiene alle Camere per richiedere la fiducia. Un passaggio che lo identifica come una risorsa per il Paese “più bello del mondo”, ma solo un accenno e niente più.

Tocca però tutti i temi economici più caldi la premier nel suo piano di governo dal caro bollette all’inflazione, dal cuneo fiscale al sostegno alle imprese, fino alla promessa di non ripetere l’esperienza dei lockdown anche in caso di riacutizzarsi della pandemia.

Sostegno a famiglie e imprese
È la prima emergenza a cui dedicare attenzione, quella del caro energia, nel discorso di Meloni. Un’emergenza che deve portare a un sostegno importante per famiglie e imprese, per creare un argine alle bollette anche sacrificando altri interventi in programma.

Sempre nell’ottica del sostegno, Meloni ha sottolineato l’importanza di supportare le imprese. “Chi ha la forza e la volontà di fare impresa in Italia va sostenuto e agevolato, non vessato e guardato con sospetto – ha detto la premier -. Perché la ricchezza la creano le imprese con i loro lavoratori, non lo Stato tramite editto o decreto. E allora il nostro motto sarà ’non disturbare chi vuole fare’”.

Inflazione, cuneo fiscale, tasse
“È indispensabile intervenire con misure volte ad accrescere il reddito disponibile delle famiglie, partendo dalla riduzione delle imposte sui premi di produttività, dall’innalzamento ulteriore della soglia di esenzione dei cosiddetti fringe benefit e dal potenziamento del welfare aziendale” ha detto Meloni come intervento contro l’inflazione. “Allo stesso tempo – ha aggiunto - dobbiamo riuscire ad allargare la platea dei beni primari che godono dell’ IVA ridotta al 5%”.

Sempre per accrescere il reddito delle famiglie e aiutare le imprese, l’obiettivo è arrivare a un taglio progressivo di 5 punti del cuneo fiscale. “Imprese e lavoratori chiedono da tempo, come priorità non rinviabile, la riduzione del cuneo fiscale e contributivo – dice la premier -. L’eccessivo carico fiscale sul lavoro è uno dei principali ostacoli alla creazione di nuova occupazione e alla competitività delle nostre imprese sui mercati internazionali. L’obiettivo che ci diamo è intervenire gradualmente per arrivare a un taglio di almeno cinque punti del cuneo in favore di imprese e lavoratori, per alleggerire il carico fiscale delle prime e aumentare le buste paga dei secondi”.

Infine le tasse: Meloni ha parlato di un nuovo patto fiscale, che poggerà su tre pilastri: ridurre la pressione fiscale su imprese e famiglie attraverso una riforma all’insegna dell’equità: riforma dell’Irpef con progressiva introduzione del quoziente familiare ed estensione della tassa piatta per le partite Iva dagli attuali 65mila euro a 100mila euro di fatturato. E, inoltre, introduzione della flat tax sull’incremento di reddito rispetto al massimo raggiunto nel triennio precedente.

Altro punto del patto fiscale sarà anche “una tregua fiscale per consentire a cittadini e imprese, in particolare alle Pmi in difficoltà, di regolarizzare la propria posizione con il fisco”.

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