Turismo cinese: il revenge travel spinge la crescita dello shopping lusso

Tornano i turisti cinesi e torna, anche, la spesa per il travel retail. Anche se per il momento il revenge travel che dovrebbe riportare in viaggio i turisti cinesi è ancora più una speranza che una realtà, le stime del travel retail sono in crescita.

Statista stima che nel 2030 il valore sarà di quasi 175 miliardi di dollari; secondo Allied Market Research toccherà i 148 miliardi di dollari nel 2028 con i prodotti di lusso (+19,4% anno su anno tra il 2021 e il 2028) e le vendite in Asia-pacifico (+17,2%) a trainare la crescita.

A certificare l’esistenza di questo revenge shopping è la Tfwa, la Tax free world association, che lo individua come un fenomeno non solo cinese ma globale: ”Chi viaggia sta recuperando il tempo che ha perso per non aver potuto viaggiare negli anni precedenti - spiega un portavoce dell’associazione -. Lo shopping è una parte molto importante dell’esperienza di viaggio e le statistiche mostrano che è tra le prime cinque motivazioni che spingono a viaggiare”.

Il ritorno alla crescita degli acquisti di lusso nel canale travel retail è stato previsto anche da Altagamma e Bain: nel 2019 assorbiva il 6% delle vendite globali di beni personali di lusso, che all’epoca valevano 281 miliardi di euro, e quindi circa 17 miliardi. Dopo il crollo 2020, secondo Altagamma-Bain il canale riacquisterà la market share perduta e crescerà: il mercato dei beni personali di lusso nel 2030 varrà tra i 540 e i 580 miliardi e il travel retail, assorbendone una porzione tra il 4 e il 6%, potrebbe arrivare a 35 miliardi di euro di valore.

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